La classifica del Numbale al contrario, Lecce – Bologna

Dal nostro podcast Intervengo qui da Lecce, la classifica dei migliori del match di ieri

Nel Salento non c’è festa che si rispetti senza una Banda che la riempia di melodie ed allegria. E se una squadra di calcio è un insieme di elementi che devono suonare lo stesso spartito, il Lecce di questa stagione è sembrato molto più una Banda di paese. Scopriamo i migliori musicisti di ieri.

TERZO POSTO, GALLO

Il più acerbo, quello che per molti non era adatto a fare il titolare nemmeno in B. Antonino invece è un musicista cresciuto con costanza e buone prestazioni, ultimamente lasciando andare anche qualche fendente mancino verso la porta avversaria. È l’emblema di un Lecce che con un anno di A alle spalle non potrà che essere ancora più competitivo e sorprendente.

Antonino Gallo è il clarinetto appena uscito dal conservatorio che per dedizione e impegno conquista un posto in prima fila della filarmonica, senza stonare mai al fianco degli elementi d’esperienza. Antonino è il futuro della Banda giallorossa.

SECONDO POSTO, OUDIN

È rimasto nascosto nelle retrovie della panchina per più di metà anno, salvo poi rivelarsi come elemento di spicco nella fase finale della “stagione bandistica” giallorossa. Remi Oudin accarezza il pallone con le note francesi dei suoi piedi, disegna calci piazzati e cross che illuminano il Via Del Mare e gli occhi di chi ha sete di classe. Il gol del 2-2 è una perla rara, una di quelle che fanno sperare che lui possa diventare un punto cardine anche del Lecce che verrà.

Remi Oudin è il trombettista virtuoso che spazia tra i generi senza perdere di qualità e tenuta, tirando fuori al momento giusto l’assolo che fa la differenza. Remi Oudin è presente e Futuro di questo Banda giallorossa.

PRIMO POSTO BANDA

Nomen Omen dicevano i latini, rivelando come in ciò che ci identifica sia in realtà nascosto molto del destino che ci aspetta. Lamek  (da ieri anche “Giuseppe”) Banda è arrivato a Lecce da musicista indisciplinato, pieno di assoli fini a se stessi e di virtuosismi belli solo da vedere. Pian piano si è calato nello spartito squadra, ha imparato a reggere i 90 minuti e a mostrare i colpi migliori solo quando serve, come ieri nell’azione del primo gol.

Lamek Giuseppe Banda è l’elemento che più è cresciuto, è il sassofonista eclettico che accende le partite con il suo jazz, quello che scalda il Via Del Mare prima, durante e dopo la partita. Lamek è il simbolo passato, presente e futuro della Banda Giallorossa.

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