Resta il Lecce, in serie A. Ancora, ancora e ancora. 3 volte di fila, 3 capitoli di una storiA che è già diventata leggendaria. Resta questo, e qualcos’altro, di Lazio-Lecce.
Siamo storiA
Ci davano per finiti.
Ci davano per folli, anche solo a crederci.
Peggior attacco, 1 punto in 8 partite tra febbraio e aprile.
Una squadra senza idee, spesso senza grande anima, incapace di mostrare segni di ripresa.
Eppure, in cuor nostro, noi lo sapevamo.
Noi, che respiriamo questa squadra dalla polvere della C, e prima ancora, sappiamo bene che tutta quella fatica è nel DNA di questa maglia.
E il destino nelle nostre mani, all’ultima curva, era una chance troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire.
Avevamo la penna in mano, e abbiamo scritto la pagina più bella.
Siamo StoriA
Per Graziano
Nel periodo più buio.
Quando tutto sembrava perduto, quando il ritiro era l’ultima chance per provare a recuperare il gruppo, tutto è improvvisamente sprofondato.
Perché la tua partenza così, all’improvviso, sembrava la mazzata definitiva su una squadra che in te aveva una guida.
E invece il tuo sacrificio è diventato mastice, collante, linfa per ragazzi che, grazie a te, sono tornati a crederci e hanno respinto ogni arrembaggio della Lazio come mai avevano fatto in stagione.
E tu, da lassù, li starai abbracciando ad uno ad uno.
Questa salvezza, questa storia è per te.
Per Graziano
Ancora
Sono trascorse solo poche ore.
Ore di delirio, di festa assurda, di incredulità pure davanti alla realtà dei fatti.
Tremiamo ancora all’idea, non riusciamo a scollarci dagli occhi quei ragazzi che in 10 contro 11 hanno difeso a spada tratta un risultato che sapevano sarebbe stato storia.
Hanno lottato su tutto, hanno respinto di tutto, hanno resistito all’assedio con lo stesso spirito e la stessa anima che la gente di questa terra sa di dover avere in ogni istante della propria vita.
Iniziamo solo ora a respirare fuori dall’apnea, guardando i social pieni di bandiere giallorosse e un mondo del calcio che sorride e celebra l’impresa di una squadra che è molto più che calcio.
Abbiamo voglia di amare tutti, di abbracciare ogni singolo eroe: dal Presidente, a tutto lo staff, a tutti i ragazzi, a Coulibaly che non ha mai smesso di crederci, tutti.
Eppure, mamma mia. Che voglia che tutto riparta, che voglia di tornare a sognare, lottare, stare male per questi colori.
Senza sosta, una passione che pulsa dentro e non lascia scampo.
Non vediamo l’ora. Serie A. Ancora!