Le aspettative sono la tomba dell’esperienza, e la sosta nazionali aveva soffiato su di esse forse un po’ troppo. Tutto sommato, però, ci si ritrova con un Lecce a buon punto, capace di prendersi un buon punto.
Questo, e qualcos’altro, restano di Lecce-Sassuolo.

Via Emilia
Se dopo la sconfitta con il Cagliari avessero proposto 5 punti nelle successive 3 contro le Emiliane, le firme non sarebbero mancate.
Più che i punti, santi e sacrosanti, quello che convince è la sensazione che la squadra abbia trovato finalmente un’identità con cui vestirsi dal primo all’ultimo minuto, pur nei limiti di un percorso ancora solo all’inizio.
L’ottimo approccio, la capacità di reggere nella continuità, l’equilibrio nella lettura della partita sono tutti aspetti che fanno ben sperare, in attesa di trovarsi a commentare di meglio.
Per adesso, ci ritroviamo, tutto sommato, con un buon Lecce.
Costruito, punto su punto, sulla Via Emilia
Polveri bagnate
Di contro, nella spicciola logica del bicchiere mezzo vuoto/mezzo pieno, c’è che un pari in casa lascia sempre il dubbio che bastasse poco per trasformarlo in vittoria.
I limiti, al momento, sono nel reparto sicuramente più indietro rispetto agli altri.
E non è una questione di singoli, attenzione: parlare di Stulic sarebbe riduttivo, lui (come Camarda) sono centravanti diversi da tutti quelli avuti nel passato, e pertanto bisogna adattarsi nel modo di coinvolgerli e servirli.
Quello che manca, oltre a po’ di qualità che ad oggi solo Sottil sa dare, è un minimo di serenità e furbizia nell’ultima scelta, senza le quali è complicato pensare di far male.
Altrimenti, è difficile far male, con le polveri bagnate.
Reti inviolate
Il maestro di chi commenta questo sport, Gianni Brera, riteneva che lo 0-0 fosse il risultato perfetto in una partita di calcio.
La sublimazione della tattica, dell’attenzione, della capacità di una squadra di neutralizzare l’altra in ogni suo fondamentale.
I due anticipi di ieri, Lecce-Sassuolo e Pisa-Verona, però, non sublimano proprio nulla, se non l’atavica capacità delle squadre di accontentarsi di un punticino a testa quanto non si ha la forza di andare oltre un bel pari e patta.
Probabilmente sarà anche colpa delle dannate aspettative citate in apertura, che dopo 2 settimane di sosta avevano immaginato un ritorno della serie A un pelino più scoppiettante.
Per il Lecce va benone così, e per il Sassuolo tanto più.
Certo, con buona pace dello spettacolo.
Un perfetto 0-0, a reti inviolate.