Dopo un avvio al rilento, dovuto anche all’incertezza metereologica, l’estate del turismo 2023 sembra ormai definitivamente partita. Un’indagine Federconsumatori conferma i numeri sulle prospettive di breve periodo.
L’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori ha fornito importanti indicazioni sulle prossime tendenze del settore turistico.
Nello specifico, nel rapporto su www.federconsumatori.it emerge che gli italiani in partenza saranno circa il 39%; con oltre il 52% di chi partirà opterà per un soggiorno “ridotto” di 3-5 giorni, magari presso amici o parenti e con un occhio di riguardo per i soggiorni in montagna.
Permane una “prudenza di viaggio” generata da un lato dalla limitata disponibilità economica, dall’altro da un generale rincaro dei prezzi che ha spinto al rialzo tutti la spesa prevista delle vacanze. Federconsumatori conferma la tendenza a rimanere entro i confini nazionali (sarà la scelta di due italiani su tre) e a prediligere località balneari, tuttavia, il costo più contenuto di una vacanza in montagna induce sempre più italiani a scegliere soggiorni ad alta quota.
Per un nucleo familiare composto da due adulti e due minori, la spesa media complessivo per una vacanza di sette giorni in una località balneare è di 5.781,24 euro (con un aumento del +19% rispetto al 2022), mentre la spesa per un soggiorno della stessa durata in montagna è di 4.482,54 euro (il +9% rispetto al 2022), con un risparmio del 22% rispetto alla vacanza al mare. Chi sceglierà, invece, la vacanza in crociera spenderà 6.806,43 euro per una famiglia di quattro persone, con un aumento del 21% rispetto al 2022.
Rincari importanti, che spingono gli italiani ad “accorciare” la permanenza media dei loro soggiorni pur di fruire, nonostante tutto, di una vacanza in linea con i propri desideri.
