Sanremo 2024, Cosa Resta top&flop della terza serata

Dallo Zio d’America ad Ama che non vuole tornare a casa

Fino a qua (qua) la serata più dura per Amadeus, se non altro dopo la seconda e le polemiche che, non bene e nel male, l’hanno Travolta

TOP

LO ZIO D’AMERICA

Visto l’andazzo della serata prima, il rischio che con Fiorello finisse in uniforme romana era altissimo.

Russel invece arriva sul palco, fa il Gladiatore un po’ over, un guascone americano che morde la polemica sul compaesano John Travolta mimando il ballo del qua qua e facendo sganasciare tutti, Amadeus compreso.

Uno zio d’America venuto a salutare la sua amata Italia, che tipo, Russel Crowe.

FESTIVAL BAR

Sarà l’inverno piuttosto mite, sarà che non piove praticamente da Dicembre e, soprattutto qui in Salento, il sole splende come d’estate, ma se chiudiamo gli occhi davanti ad una serata di Sanremo e viaggiamo un attimo con la memoria ci sentiamo un po’ davanti al Festival Bar.

Tante hit dal sapore di salsedine e limone, dai The Kolors ad Annalisa, da Angelina Mango ai sempreverdi Ricchi e Poveri, è uno dei Sanremo più dance degli ultimi anni, forse anche della storia.

Il graffio di un Deejay come Amandeus, per un Festival Bar fuoristagione

RIPOMICIAMO

Sanremo è da sempre terra di baci iconici, da Benigni e Pippo Baudo, fino ad arrivare a Fedez e Rosa Chemical l’anno scorso.

E Giuliano non poteva certo farsi scappare l’occasione, soprattutto davanti ad una Emma carica e smagliante come mai, di suggellare il Festival più salentino di sempre con un bacio che è già storia.

Come direbbe Pappalardo, Ripomiciamo!

FLOP

UNA TERRA PROMESSA

Più annunciata che mantenuta, la promessa di un tributo a Eros Ramazzotti e ai 40anni della sua prima hit sanremese rimane solo sulla carta.

Poco più di 10 minuti per un momento karaoke solo abbozzato, così come abbozzato è stato un messaggio straordinario di Eros che, da un palco così importante, ricorda come, in questo momento, 500mila bambini hanno ben poco da cantare.

Una terra che rimane promessa, perché dura troppo poco.

LA 70 DI GILETTI

Era uscito sbattendo la porta, anche perché lo avevano cacciato in malo modo.

Rientra in Rai con un programma sui 70anni della TV proprio ora che tutti vanno via, annunciando un ritorno un po’ con la coda tra le gambe dopo le sbraitate nel suo esilio a la 7.

Niente di ché, ma le storie del ci eravamo tanto amati sanno sempre un po’ troppo di minestra riscaldata e di tarallucci e vino, soprattutto quando, durante il tuo esilio, non hai perso occasione per distruggere l’eldorado che ti aveva cullato per anni.

No, Sanremo non aveva bisogno della 70 di Giletti.

TORNA A CASA AMA

È mezzanotte e mezzo, sembra filare tutto liscio per la strada verso letto, e invece no.

Amadeus tergiversa, chiama in soccorso chicchessia, pur di allungare il brodo e portare la serata al traguardo dell’1.30, quasi avesse paura di tornare a casa o di lasciare andare a dormire la gente dopo una lunghissima giornata di lavoro.

Per sua fortuna questa sera non avrà questo problema, con 30 duetti + vari ed eventuali.

Però, a na certa, fallo per le nostre occhiaie, torna a casa ama.  

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