SANREMO – Per la prima volta al Festival in gara, Alessandra Amoroso è tra le favorite nella corsa alla vittoria finale della 74° edizione del Festival di Sanremo.
Dopo aver raccontato del difficile periodo che ha attraversato dopo che, nel 2022, un video in cui negava un autografo un fan era diventato virale, la cantante salentina è intervenuta questa mattina in conferenza stampa.
“Da buona terrona scaramantica andare all Eurovision e quindi vincere Sanremo mi piacerebbe tanto, ovviamente con questa canzone che per me significa tanto” ha esordito Alessandra, – Sanremo è un nuovo inizio e mi sono concessa di concedermi in questo ultimo anno e mezzo ed è un momento di rinascita.
“La cosa che ho sempre detto è che sarei andata a Sanremo con il brano giusto e oltre ad averlo incontrato, è stato destino, per me l’incontro con la musica è magico, venivo da un momento di distacco e forse non ero neanche pronta a questa cosa così brande ma oggi sono finalmente pronta ad affrontare tutto”.
Come nasce Fino A Qui: “Questa canzone nasce per caso, ero a casa mi chiama Fabio Ketra, sono andata nel loro studio e abbiamo iniziato a scrivere le parole. Abbiamo chiesto a Vasco (Rossi, ndr) la possibilità di citare quel brano mervaigioso (Sally, ndr) e le parole venivano fuori come un’esigenza di raccontarsi. Questo brano è un po’ un vestito, taglia unica”.
La collaborazione con i Boomdabash: “C’è tanta amicizia, un legame forte, il nostro dialetto le nostre radici e i nostri valori, voglia di condividere il palco con questi fratelli. Ho portato Lecce a Sanremo”.
Sul suo momento difficile: “Ho lavorato tanto per raggiungere questa serenità, ho persone che mi aiutano, non riuscivo a vivere appieno la meraviglia di questo lavoro, mentre oggi finalmente questa emozione mi tranquillizza, in 15 anni qualcosa di buono l’ho dato“.
Sugli haters: “E’ difficile vivere sui social con leggerezza ma la cosa importante è chiedere aiuto e parlare senza vergogna. Le persone che giudicano e criticano solo con la voglia di annientarti non meritano tutta o’energia di giustificare la cattiveria”.
Rito scaramantico: “E’ l’in bocca al lupo di mia mamma e un altro che però ha troppe parolacce (ride, ndr). Mi sono sempre auto sabotata ma oggi faccio i complimenti a quella giovane ragazza che ha affrontato tutto in maniera sincera”.
