Lecce, Ceesay si presenta: «Sono felice di essere a Lecce. Piazza importante»

Sono felice per essere arrivato qui. Ho trovato una squadra positiva, con tanta voglia di lavorare” – si è presentato così questa mattina in conferenza stampa Assan Ceesay, il nuovo acquisto del Lecce ufficializzato poche settimane fa.

“Sono qui per migliorarmi e per fare grandi cose con la maglia del Lecce e per questa che è una piazza importante. Mi sento pronto per questa nuova avventura. “Cerco sempre l’attacco della profondità, ma dipende dalla partita. Posso giocare con la squadra, fare blocco, agire di sponda e poi ovviamente fare gol che per un attaccante è la cosa più importante assieme al lavoro per i miei compagni. Voglio far esultare quanto più possibile i miei nuovi tifosi. Gioco con tutti i sistemi perché sono un calciatore sempre disponibile. In Svizzera ho giocato da esterno, da seconda o da prima punta. Mi interessa solo aiutare la squadra con grande umiltà facendomi trovare a disposizione di ciò che mi dice l’allenatore. A chi mi ispiro? Mi piace molto Lewandowski, non solo per le qualità ma anche per l’abilità nel trovare la posizione”.

Ceesay con la maglia giallorossa

Sulla differenza tra calcio italiano e svizzero: “Il calcio di Serie A è diverso, molto tattico. Guardo sempre la Serie A perché mi piace ed ho tanti amici come Colley e Barrow. Ho sempre detto di voler giocare in Serie A perché mi piace. In Svizzera c’era meno tattica ed intelligenza, loro corrono più in generale e con pressing”.

Sui tifosi: Prima di arrivare ho visto tante foto dello stadio, dei tifosi, della città e del territorio ed è chiaro che era tutto molto bello. Quando ho confermato che sarei venuto qua mi sono subito sentito pronto. Quando ho preparato la mia valigia ero già convinto di sentirmi pronto ad essere sostenuto da una tifoseria come quella del Lecce. So che loro ci sosterranno sempre, quando si vince e quando si perde, quindi noi dovremo fare tutto per loro, giocando con il cuore e per la città che rappresentiamo”.

Sull’accoglienza da parte dei suoi compagni, dice: “I miei compagni sono brave persone perché quando sono arrivato tutti mi hanno dato il benvenuto, cinque sei o persone mi hanno chiesto se mi servisse qualcosa e che erano a mia disposizione. Questo mi ha tranquillizzato molto perché vuol dire che c’è grande unione e disponibilità”.

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