Cosa Resta, Lecce – Udinese

A_ncora, Again, per una storia che per ripetersi ha una gran voglia di leche e Bis-Gotti, con un finale da affrontare, finalmente, a Pullman scoperto

Le bottiglie vuote, i coriandoli sparsi dappertutto e quella sana, irreprensibile voglia di mollare tutto e di lasciarsi andare ai piaceri della vita. E poi, qualcos’altro.

A_ncora

Cantava Eduardo De Crescenzo, alludendo a notti brave ormai ricordo lontano di feste che furono. A Lecce no, il ricordo è ancora bello e vivo ed infatti scende in campo, addosso a ragazzi che dopo la pressione di un anno intero si sono lasciati andare a piaceri della vita che, francamente, si sono meritati.

E allora via alle congiure e ai complotti, via alle chiacchiere ai biscotti, via a chi parla di campionato falsato solo perché il Lecce, dopo la sbornia, ha lasciato all’Udinese ciò che ormai non gli serviva più.

Perché sia bello anche così, un’altra volta, come sempre. A_ncora

Leche e bis-Gotti

Nemmeno il tempo di festeggiare che è già tempo di programmi, di riunioni, di sogni futuri e di vecchie certezze da confermare. Tra queste, per le 8 partite disputate finora, ma anche per la grande serenità e consapevolezza portata all’ambiente, c’è sicuramente Luca Gotti.

E così, tra una domanda e l’altra, in conferenza stampa e nella conferenza (ancor più grande) dei social salta già fuori la domanda, i dubbi, le interpretazioni, verso il futuro di un uomo che Lecce ha già assunto a condottiero, e la società, adesso, dovrà ascoltare per comprendere se, davvero, quella insieme è la strada più giusta.

Resta il fatto che, tra un po’ di latte caldo post sbornia, si fa largo anche l’idea, forse un po’ scontata, di un bel po’ di bis-Gotti.

A pullman scoperto

Senza più nulla da chiedere, con la sfacciataggine di chi non ha nulla da perdere, perché ha già tutto di guadagnato.

Ce lo immaginiamo così il Lecce in queste ultime 2 partite, con la voglia, magari, di mettere in luce chi ha giocato poco, di esaltare qualche altro campione d’Italia primavera, di far riprendere campo a chi ha dato il suo contributo spesso solo nei minuti finali.

Certo, Atalanta e Napoli sono due avversari di valore, e ancor di più lo sarebbero stati se ci fossero stati ancora in palio punti pesanti, ma a questo punto lo sono un po’ meno, e vanno affrontate con la leggerezza di chi ha sognato fino in fondo ed ha raggiunto il traguardo tanto agognato nel modo più insperato.

E allora affrontiamole così, a volto scoperto, anzi, a pullman scoperto.

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