Cosa Resta, Inter – Lecce

Una vera sBandatona giallorossa, anche grazie ad un ca*o di taconazo. Ma anche un gran Buon Natale, per il popolo giallorosso e non solo

Non era facile, in un clima di festa e di euforia generale, rimanere concentrati su di una gara cosi insidiosa. I giallorossi ce l’hanno fatta, anche se un po’ ad intermittenza, tipo luci di Natale. Vediamo insieme Cosa Resta della gara contro l’Inter.

sBandatona di Natale

I colpi di testa non sono la sua specialità, lui è brevilineo e tarchiato, è il terzo in serie A per dribbling riusciti anche se difetta, da sempre, per gol segnati. Quello di ieri nel finale, però, è stato il peggior colpo di testa della storia di Banda in giallorosso.

Una sciocchezza che ha rovinato una prestazione tutto sommato positiva, ancora da migliore in campo dei suoi, da unico in grado di far saltare in banco dell’esperta retroguardia interista.

Una sbandata pericolosa, non tanto per la classifica del Lecce ma perché lo costringe, per la prossima trasferta di Bergamo, a guardare i suoi dalla tribuna, con buona pace di chi avrebbe voluto goderselo al top fino alla Coppa D’Africa. Un colpo di testa davvero pessimo, per una terribile sBandatona di Natale.

Taconazo

Di fronte a cotanta maestosità tecnica, siamo rimasti un po’ tutti come il povero Gendrey, che guarda l’azione allargando le braccia come per dire “KTM” ( e non la marca de le motu, cit).

Perché è così, perché è in questo la differenza tra una buona squadra ed una squadra di campioni: puoi fare la tua partita, sperare che l’assenza di Lautaro e Di Marco spenga il fuoco interista, ma poi ti accorgi che Arnautovic, il “rincalzo”, non è che sia proprio l’ultimo arrivato e accende le luci a San Siro che Vecchioni ancora gongola.

Ci sta tutto, è la legge del calcio, è nel DNA di chi è abituato a vincere avere nel proprio arco mille frecce per 11 arceri, e nel Lecce lo spirito di chi, come dice Corvino, è destinato a soffrire.

Però che magia, che luce, che eleganza. Ma anche che ca*o, quel taconazo.

Buon Natale

A tutto il popolo del Cosa Resta giallorosso, a chi in questa squadra vive il Natale ad ogni partita, a chi sente i 3 punti come il miglior regalo che il Lecce gli potesse fare.

Ed è un Buon Natale da tanti punti di vista per la nostra squadra, issata a 20 punti da un avvio da record e da tanti, spesso troppi, pareggi, ma anche dalla crescita di un gruppo che lascia ben sperare per il prosieguo del campionato.

Dei ragazzi, una squadra, una società che sono da tempo ormai il miglior dono che questa terra potesse avere, esempio positivo di come il binomio passione- programmazione possano far rima con grandi risultati e con palcoscenici che, a volte, volgono più di una medaglia.

Buon Natale a tutti, giallorossi e non, amanti di un pallone che sarà pur divisivo, ma che ci unisce tutti in un’unica, grande famiglia: quella di chi ama, indomito ed impetuoso, questo a tratti delirante sport.

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