La ricerca sottolinea le tendenze di un’estate in cui la quasi totalità degli intervistati ha trascorso almeno un periodo di vacanza da Giungo ad Oggi.
Condotta dal Centro Studi del Touring Club Italiano sulla sua community TCI (composta da oltre 300mila persone), l’indagine fa emergere le tendenze del turismo in questa estate alla ricerca di una nuova normalità nei comportamenti e nell’esperienza di viaggio dopo lo shock del periodo pandemico.
L’Italia rimane la destinazione di viaggio preferita per le vacanze estive 2023 (69%), un dato che si sta progressivamente riavvicinando a quello pre-pandemia (63% nel 2019). Chi ha scelto l’estero (31%), ha viaggiato soprattutto in Europa (26%), il 2% ha optato per le Americhe, circa l’1,5% per Africa-Medio Oriente e una quota analoga per Asia-Pacifico.
Le regioni più frequentate sono state Trentino-Alto Adige (15%), Puglia (12%), Sardegna (10%) e Toscana (9%). Si conferma nell’estate 2023 un certo interesse – probabile eredità del periodo pandemico – per le vacanze di breve raggio: il 37%, infatti, afferma di aver trascorso le vacanze all’interno della regione di residenza oppure in una limitrofa.
All’estero, pur con numeri più contenuti, il Paese più scelto è stato la Francia (19%), che precede la Grecia (15%), seguita da Spagna (13%) e Germania (7%), che supera la Croazia.
Il mare è la meta preferita (42%) anche nell’estate 2023, al secondo posto tra le tipologie di viaggio c’è la montagna (19%) in lieve crescita rispetto al 2022 e tuttora al di sopra delle percentuali del 2019. Con una quota analoga continua il recupero dei viaggi itineranti in auto, moto e camper (19%) anche se non sono tornati ai livelli pre-pandemia. Si conferma, almeno rispetto ai dati pre-Covid, una certa rilevanza dei borghi e dell’entroterra (4%) e l’ulteriore recupero delle città d’arte (7%) che non si sono riallineate però ai dati 2019.
Per quanto riguarda le strutture ricettive, hotel e villaggi restano la tipologia preferita per l’estate (44%), in linea con lo scorso anno ma ancora distanti dai livelli pre-pandemia. Crescono complessivamente gli appartamenti in affitto sia rispetto al post Covid sia rispetto al 2019: si conferma la tipologia con il trend migliore nel medio periodo. In lieve calo le seconde case (11%) sul 2022 ma rappresentano ancora una soluzione che riscuote un certo successo rispetto al 2019 (6%).
Interessanti sono state le strategie adottate per contenere i costi: in primo luogo si è optato per soluzioni ricettive e di trasporto più economiche (57%, possibili più risposte), poi per la riduzione della durata del viaggio rispetto a quella desiderata (31%) e infine per la destagionalizzazione delle partenze, evitando il mese di agosto (27%).
Dati importanti, che confermano la tendenza degli italiani a preferire il turismo di prossimità a quello estero, nonostante i rincari e le difficoltà legate al caro carburante. Cresce l’interesse verso forme di turismo alternative, in grado di incontrare la voglia di esperienze immersive con la sostenibilità ambientale ed economica.