Un’indagine dell’ufficio Studi dell’ENIT rivela come l’estate 2023 in Italia si stata trascinata dal turismo proveniente dall’estero, con la Puglia tra le destinazioni più gettonate.
La ripresa post-covid passa anche dalla ripartenza del turismo internazionale: è questa una della indicazioni più importanti emerse dall’estate 2023. A confermarlo anche il rapporto ENIT che, attraveso una serie di indicatori, restituisce il quadro del turismo internazionale in Italia nella prima parte di quest’anno.
Gli areoporti
Negli aeroporti italiani, tra luglio a agosto 2023 sono stati registrati quasi 42,4 milioni di passeggeri, pari al +12,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Un dato importante è legato alla provenienza: ben 28,2 milioni sono giunti dall’estero, pari al 66,5% del totale.
Un dato significativo in un contesto in cui, nei primi otto mesi dell’anno, ovvero da gennaio ad agosto, gli scali della Penisola hanno totalizzato circa 132 milioni di passeggeri tra italiani e stranieri, registrando un +23,5% rispetto allo scorso anno.
Di questi, 85,5 milioni provenienti da Paesi esteri, ovvero il 65% del totale.
In particolare, dai dati dei voli sui sistemi Gds il 14,2% è giunto dagli Stati Uniti, il 5,4% dalla Francia, il 4,7% dalla Germania, il 4,3% dalla Spagna, il 3,8% dal Regno Unito, il 2,2% dal Brasile, il 2% dal Canada, l’1,7% dall’Australia.
Solo il 24% dei passeggeri è di provenienza domestica con tar le rotte principali: Milano Linate- Roma Fiumicino e viceversa Fiumicino-Linate, poi Seoul-Fiumicino, Madrid-Fiumicino, Parigi-Fiumicino, New York-Fiumicino. Altissimo, quindi, il peso delle maggiori tratte internazionali che si posizionano in vetta alla classifica delle rotte per il 2023.
I mercati in crescita
Per quanto riguarda i mercati long haul ( di lunga distanza), oltre agli Usa, sono quattro quelli in netta crescita rispetto allo scorso anno: Canada, Brasile, Australia e Cina.
Le attrazioni più gettonate dell’estate nella top 20 risultano tanti classici ma anche qualche new entry: ai primo posti il Colosseo (Roma), la Torre di Pisa, il Pantheon e Fontana di Trevi (Roma), il Ponte di Rialto e Piazza San Marco (Venezia), l’Arena di Verona, il Duomo di Milano, Piazza Navona (Roma), la Piazza del Duomo a Pisa, Gardaland Resort (Verona),
Tra le nuove mete saltano all’occhio i Trulli di Alberobello Puglia (Bari), la cattedrale di Santa Maria del Fiore (Firenze), il Parco Archeologico di Pompei (Napoli), la Costiera Amalfitana (Salerno), Piazza di Spagna (Roma), la Piazza del Duomo e Ponte Vecchio (Firenze), Mirabilandia (Ravenna), Piazzale Michelangelo (Firenze). Dati che diventano segnale di un decentramento delle attenzioni turistiche importante per la valorizzazione del diffuso patrimonio artistico e culturale italiano.
I dati per la Puglia
Come confermato anche dal report di Puglia Promozione presentato al TTG di Rimini (qui tutti i dettagli), anche in Puglia è stata la quota del turismo straniero: la regione ha avuto un incremento negli arrivi dall’estero di ben 20 punti percentuali rispetto al 2022. La regione ha registrato, inoltre, un +14% nelle presenze per un totale di 3 410 500 stranieri che hanno soggiornato nel tacco d’Italia nel periodo di rilevazione. Germania, Francia e Svizzera (nell’ordine) le maggiori mete di provenienza, Australia e Stati Uniti che registrano l’incremento maggiore rispetto al 2022 ( oltre 50mila presenze in più).
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Quelli che emergono dall’indagine ENIT sono dati importanti, che certificano la ripresa dell’appeal internazionale per l’Italia ma anche la diversificazione dei centri di attrattività verso mete meno scontate. I dati del traffico aereoportuale, in particolare in merito alla provenienza dei viaggiatori, inoltre, restituisce un geografia di incoming molto interessante e sempre più aperta verso mercati tradizionalmente considerati più ostici.
