Sono ancora oltre 520 i grammi di cibo buttato a persona ogni settimana, ma con la crisi economica scatenata dal conflitto in Ucraina è sceso del 12% lo spreco alimentare nelle case, con il 58% dei consumatori che ha iniziato a cucinare pietanze utilizzando gli avanzi dei pasti precedenti, allargando a una fascia importante di popolazione una pratica sino ad oggi seguita da quote più ridotte di persone, coniugando la necessità di risparmiare con l’importanza etica di ridurre gli sprechi alimentari.

Questo è quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Censis in occasione in occasione della Giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari del 5 febbraio con iniziative per tutto il weekend nei mercati di Campagna Amica in Puglia.