Puglia, la crisi idrica si misura in millimetri di pioggia

Puglia: la crisi idrica si misura in millimetri in con le precipitazioni rare le temperature oltre la media stagionale

Ieri 29 febbraio Allerta Gialla in Puglia, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. Ma non sono bastate a irrigare le campagne pugliesi, sofferenti da una crisi di idrica.

La crisi idrica si misura in millimetri in Puglia, con le precipitazioni rare le temperature oltre la media stagionale, e solo 60 millimetri di pioggia caduti a Foggia a gennaio, 50 nel barese, 40 in Valle d’Itria, 23 sul basso Salento fino ai 12 millimetri a Leuca il comune più a Sud della Puglia.

A denunciare il perdurare dei fenomeni siccitosi è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio ANBI sulle risorse idriche, che torna a segnalare negli invasi della capitanata un calo sensibile dei quantitativi di acqua per la mancanza di piogge pari a -126 milioni di metri cubi d’acqua al 27 febbraio 2024.

L’assenza di piogge mettono a rischio le semine di cereali e legumi, pascoli compromessi e ortaggi che non riescono ad entrare in produzione denuncia Coldiretti Puglia ma per gli agrumi che hanno subito una grave siccità che ne ha compresso l’accrescimento sono state avviate le procedure per la richiesta di calamità naturale.

Sale l’allerta nelle campagne aggiunge Coldiretti Puglia dove le coltivazioni raggirate dall’inverno caldo sono ancora più sensibili al maltempo e al previsto abbassamento delle temperature, con i mandorli fioriti in Puglia a febbraio, gli oliveti in perenne vegetazione e la mancanza di piogge che sta determinando una preoccupante siccità.

La finta primavera con le temperature ben al di sopra della norma e le ripetute giornate di sole di questo febbraio anomalo hanno ingannato 13.00 sciami di api in Puglia che si sono risvegliate in anticipo per le anomali climatiche, ma a rischio sono le piantine di grano e legumi spiega Coldiretti Puglia con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio.

Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una più elevata cadenza di eventi violenti, dislivelli stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il passaggio dal freddo al caldo, con sbalzi termici significativi

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli, conclude Coldiretti nel sottolineare che i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.

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