Lecce, Colombo si presenta: “Grandissimo stimolo giocare per squadre come questa, che ti spinge a dare sempre di più”

Il DS del Lecce Pantaleo Corvino con l’attaccante Colombo (Foto US LECCE)

Cinque presenze in Serie A, 47 e sette gol in B, cinque nelle coppe europee e 11 presenze e una marcatura con la maglia azzurra della Nazionale Under 21: sono i numeri di Arturo Colombo, classe 2002, nuovo attaccante dei giallorossi, acquisito dal Milan in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, che oggi è stato presentato alla stampa. 

Ecco le sue dichiarazioni:

Ricordo molto bene la partita con il Lecce dell’anno scorso a Ferrara, quella in cui realizzai il momentaneo 1-1, soprattutto perché incontrai una squadra che mi colpì molto. Anche per questo sono molto felice di vestire la maglia del Lecce, per me rappresenta un grande onore. La maglia numero 9? Ne stiamo parlando con Ceesay e ancora non abbiamo deciso. Le alternative sono la 11 o la 29 che però è occupata. In ogni casa non è certo importante come fare bene nella mia nuova squadra”.

Su Baroni, dice: “Il mister mi sta chiedendo molto di giocare con la squadra, di venire tanto incontro per legare il gioco ma anche di riconoscere lo spazio libero per attaccare la profondità. E, soprattutto, di attaccare con grinta e voglia la porta, perché alla fine la cosa più importante è sempre il gol. Mi fa molto piacere trovare un mister con queste idee, perché ti consente di esprimerti al meglio e ti fa migliorare molto le caratteristiche descritte prima”.

Il nuovo attaccante del Lecce Colombo

Sui tifosi: “Giocai al Via del Mare verso la fine di un campionato che il Lecce stava per vincere. Ho trovato di fronte uno stadio che ti mette la voglia di giocare, il suo calore si è sentito sin dal riscaldamento. Per me è un piacere giocare dall’altra parte, con il tifo giallorosso a proprio favore nonché rappresentare una tifoseria del Lecce. In Serie A tifosi del genere danno una grande mano ed a noi serve questo. Il loro calore è per noi un uomo in più che può davvero fare la differenza. E’ un grandissimo stimolo lavorare in certi ambienti, giocare per squadre come il Lecce ti spinge a dare di più anche quando l’ostacolo è molto alto”.

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