La scrittrice Maria De Giovanni è Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana

Ancora un riconoscimento per Maria De Giovanni di Borgagne, questo titolo si aggiunge agli oltre 80 già ricevuti. A premiarla e riconoscere il suo grande impegno è direttamente il Quirinale, che la titola “Commendatore ordine al merito della Repubblica Italiana”, uscito sulla Gazzetta Ufficiale di ieri.

Dunque un’ulteriore riconoscimento anche dalle alte cariche dello Stato che proprio tre anni fa le aveva già conferito il titolo di Ufficiale al merito della Repubblica italiana.

La scrittrice Maria De Giovanni

Maria è una donna affetta da sclerosi multipla, scrittrice di due libri autobiografici intitolati “sulle orme della sclerosi multipla” e “sulle orme della sclerosi multipla la Rinascita” che la fanno pioniera in tutta Italia per la divulgazione e informazione sulla sclerosi multipla, è Presidente dell’associazione Sunrise Onlus di Borgagne che è al fianco giornalmente delle persone con questa patologia. Grazie alla sua tenacia e determinazione è riuscita a realizzare un progetto unico in tutta Italia denominato “ Il mare di tutti fisioterapia a mare per persone affette da gravi patologie neurologiche”. Un successo strepitoso, in quanto ogni anno sono circa 1000 le persone che arrivano da tutta Italia per poter aderire al progetto che si tiene in pianta stabile a San Foca sul versante adriatico.

«Sono molto felice di questa ulteriore onorificenza – commenta Maria – è sempre molto incoraggiante quando le alte cariche dello Stato riconoscono nella quotidianità, l’impegno il sacrificio e il senso di abnegazione nell’essere utile agli altri. Lo faccio ogni giorno perché so cosa significa non avere il bene più prezioso: la salute. Oramai il mio telefono da anni squilla in continuazione per le richieste più disperate, c’è chi chiede supporto e sostegno per orientarsi verso un centro medico di riferimento, tante sono le chiamate delle persone a cui manca l’indispensabile, altre invece tagliate fuori dal mondo a causa dei diritti negati. Dedico questo titolo a tutte quelle persone che non hanno voce, quelle in cui si riconoscono nel mio impegno, quelle che come me non si voltano dall’altra parte ma sono pronti a tendere la mano».

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