È ufficialmente cominciata la 72º edizione del Festival di Sanremo, la terza targata Amadeus e non si parla d’altro: tra trasgressioni sul palco e incetta di punti al Fantasanremo la kermesse canora ha monopolizzato l’opinione publica, che per una settimana “dimentica” i problemi di tutti i giorni lasciando spazio alla musica.
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Nella serata di ieri, mercoledì 2 febbraio, è toccato scendere le scalinate anche alla cantante salentina Emma Marrone che con “Ogni Volta è così” torna al Festival a distanza di dieci anni dalla vittoria con “Non è l’inferno” nel 2012.
Con un look total black da moderna femme fatale, creato su misura per lei da Alessandro Michele della maison Gucci, Emma ha cantato il brano inedito, convincendo critica e pubblico, che l’ha acclamata a gran voce anche quando Amadeus la dava seconda nella classifica provvisoria della Sala Stampa di Sanremo.
Il testo recita “Ogni volta è così, siamo sante o puttane. E non vuoi restare qui e neanche scappare” che, come lei stessa ha spiegato, “sottolinea che non parla di relazioni tossiche bensì di relazioni complesse. Molti amici stanno insieme in una bolla di finzione per non stare da soli. Io mi rivolgo alle donne ma il messaggio è per tutti“. E il gesto femminista di una vagina che ha accompagnato questa frase ha colpito il pubblico dell’Ariston e dei social, dimostrando che ancora una volta Emma ci mette la faccia, spendendosi a favore della causa di genere.
Il gesto è divenuto popolare negli anni settanta durante le proteste per la parità e i diritti delle donne, anni nei quali migliaia di donne in Italia e in Europa sono scese in piazza per protestare accomunate dallo stesso gesto: con le mani congiunte, a formare il simbolo del sesso femminile, hanno rivendicato con forza e come mai prima di allora il diritto di vivere una sessualità libera e di riappropriarsi del loro corpo.
