Cosa resta, Lecce – Sassuolo

Tutto ciò che ci lascia, al di là dell’amaro in bocca, Lecce – Sassuolo

Palloncini sparsi ovunque, cartacce svolazzanti per tutto il campo, zero punti e poche chiacchiere. E giusto qualcos’altro. Ecco cosa Resta di Lecce – Sassuolo


Specchio, specchio delle mie brame


Proviamo a buttarla sul ridere. Ieri i 5 attaccanti giallorossi che si sono alternati al tiro davanti a Consigli si saranno sentiti un po’ come Biancaneve davanti al suo specchio. Non per vanità, anzi. Ma giusto perché 12 conclusioni verso lo specchio e nemmeno una al suo interno diventano quasi una storia da favola. Oppure una storia da analista, oculista, da specialista sicuramente. Una favola comunque triste perché poi il malvagio Thorstvedt lo specchio opposto lo sfonda, incurante dei 7 anni di sfighe al seguito. Facciamo così, forse i nostri avranno avuto paura di quelli. Ahi ahi ahi, specchio, specchio delle mie brame.


La dura legge del gol

È la dura legge del gol, Fai un gran bel gioco però, Se non hai difesa gli altri segnano,E poi vincono” cantavano gli 883 qualche anno fa. Ecco, il Lecce un gran bel gioco l’ha fatto anche ieri, e come dice giustamente Baroni, la prestazione c’è stata. E il punto non è neanche la difesa, perché la sbavatura sul gol da calcio d’angolo è un episodio che ci può stare all’interno di un reparto che sta macinando record. Il problema sembra essere un po’ più avanti, perché se è vero che “la prima punta ha segnato 8 gol” (Corvino docet) è anche vero che Colombo da un po’ è impalpabile e che Ceesay ieri forse è uscito un po’ prestino. Chiamatela frenesia, ansia di concludere, smania di dimostrare il proprio valore davanti a tutti. Ma le occasioni da gol si costruiscono ed il bel gioco c’è. Ma se non segni serve a nulla. È la dura legge del gol.

Federico Baschirotto, difensore del Lecce

Le chiacchiere se le porta via il vento


Sembra lasciarci soprattutto questo, il vento che spazzava tutto ieri al Via Del Mare. Parole, parole, parole, chiacchiere, tante chiacchiere intorno a questa squadra in settimana. Troppi elogi fanno male da sempre a questo Lecce di ragazzi, forse a volte un po’ condizionati dal clamore che le loro prestazioni contro le big suscitano. Nella sconfitta di ieri c’è anche un po’ di superficialità, una cattiveria mancata proprio laddove serve, un tiro affrettato, forse, alla ricerca del gran gol più che della rete stappa risultato. È già successo, Baroni e la squadra sanno come tenere a freno gli entusiasmi e riportare tutti sulla retta via. I punti che mancano, sulla carta, sono meno di quelli già fatti. Ma vanno conquistati uno per uno, tutti, sul campo, senza tanti giri di parole. Menomale che il Carnevale è finito e le chiacchiere, oltre che la Quaresima, ieri, se l’è portate via il vento.

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