Cosa Resta, Lecce – Bologna

Il volo (nell’area sbagliata) di Falcone, un finale da Piccoli Brividi e un bonus track solo per i fedelissimi.

Una partita al cardiopalma, con la Var che finalmente diventa la protagonista positiva di una storia giallorossa. Vediamo, insieme, cosa resta di Lecce – Bologna.

Il VOLO DEL FALCONE

“La posizione in campo di un portiere, in quanto ultimo baluardo di difesa della propria porta, non è adatto ai voli in area di rigore altrui” ma Falcone non lo sa, e va a volarci lo stesso. Con tutta la determinazione di questo mondo, con tutto l’amore per una maglia che gli ha permesso di consacrarsi finalmente ai livelli che merita, con la follia di un ragazzo che al Lecce sta dando anima e cuore, e da ieri, addirittura, pure calci di rigore.

Perché va bene fare il Wladi Muro tra i pali, ok sventare la qualunque soprattutto quanto è bersagliato nei big match, ma vederlo partire dalla propria area di rigore, al 95esimo, per andare a creare scompiglio nell’area altrui e prendersi ciò che spettava al Lecce è stato qualcosa di poetico.

Un volo straordinario, l’ennesimo, ma stavolta nell’area di rigore avversaria. Il volo del Falcone

PICCOLI BRIVIDI

Nulla è più thriller, nel calcio, di un fallo in area a tempo scaduto e di un consulto VAR che, visti anche gli ultimi precedenti, ha tenuto i 25mila del Via Del Mare col fiato sospeso per quella che è sembrata un’eternità. E poi la gioia per la concessione del rigore frenata da una terribile, insana paura che tutto non andasse, per l’ennesima volta, nel verso giusto.

Ma poi il destino è lì, in quel Roberto Piccoli che si prende il pallone per riprendersi ciò che il destino gli ha tolto, per riappianare il rapporto con una VAR finora spesso avversa, per ridare al Lecce un punto che, per ciò che si è visto sul campo, aveva più che meritato. E allora, tra chi si gira dall’altra parte per non guardare e chi urla “Forte, forteee!” dagli spalti, i timori si trasformano in un rigore forte, preciso ed impetuoso.

Un rigore thriller, un rigore da Piccoli Brividi.

COSA RESTA DI UN ANNO

Anche se il “compleanno” di questa rubrica è già passato da circa un mese, la partita contro il Bologna chiude un cerchio iniziato proprio con la sfida ai felsinei nel girone d’andata di un anno fa. E allora lasciatemi proprio qui, in questo spazio di bilanci e di ironia che con voi condividiamo, tracciare un primo sunto del percorso di questa rubrica. Un percorso nato per caso, dalla voglia di dare un taglio diverso al commento post partita, ed arrivato fin nei vostri schermi con gli speciali sul Mondiale in Qatar 2022, prima, e nelle vostre case con un Magazine Speciale che è andato letteralmente a ruba per tutta l’estate.

Ed allora, di questo primo anno di Cosa Resta, rimane la gioia del percorso, ma anche l’orgoglio per quanti di voi a fine partita mi scrivono “non vedo l’ora di sapere secondo te Cosa Resta”. Perché, in fondo, in un mondo che spesso ci spinge in una direzione unica, condividere punti di vista alternativi è di per sé un valore di originalità. O quantomeno, così mi avete detto ieri.

Ecco Cosa Resta, di un anno insieme a voi. E molto di più.

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