Cosa Resta, Juventus – Lecce

Un’espulsione che…Kaba, e tanto altro…

Arriva allo Stadium la prima sconfitta stagionale. E si porta dietro tanto, tanto altro. Anche al di là del risultato finale.

Cortomuso

Dopo le pompose fanfare della stampa nazionale sul Lecce al terzo posto, arriva la prima sconfitta stagionale che rimette a posto l’ordine e la dimensione delle cose. Non che l’avvio di campionato del Lecce non meritasse elogi, ma arrivare a definire quello di ieri allo Stadium addirittura uno scontro diretto ci pare un po’ iperbolico. Perché se Allegri tuona che “intorno alla Juventus bisogna tener calmi gli entusiasmi“, figuriamoci intorno al Lecce. Il campo ieri ha parlato poco, con D’Aversa che ha dato minuti importanti a chi ha giocato poco, e i bianconeri che hanno condotto un tiro al bersaglio verso la porta di Falcone dal primo all’ultimo minuto. Battendo il Lecce, però, alla fine, di quel giusto che basta per tenere a bada gli entusiasmi, come caro al suo allenatore: 1-0, trionfo del Cortomuso.

Mohamed Kaba- ph. Salento News

Espulsione? Kaba

In salentino rinforzando la B del cognome del nuovo centrocampista francese dei giallorossi si ottiene un’espressione che significa, metaforicamente “Dubita, non ci credere” (Kabba, ndr.). Ecco, al complicato avvio di stagione nel rapporto tra il Lecce, gli arbitri e la sala Var subentra anche l’episodio (e la gestione complessiva) del match di ieri. Perché dopo il gol nato da un calcio d’angolo dubbio ed un cross appoggiato da un braccio di Rugani, il signor Giuia della sezione di Olbia ha rincarato la dose espellendo il povero Kaba reo, secondo lui, di una plateale simulazione su una percussione in area al 93esimo. E a nulla serve ribadire, come D’Aversa ha fatto, che una trattenuta partita fuori area può portare ad un fisiologico ruzzolone, se l’arbitro è fermo sui suoi passi e la squalifica è già un dato effettivo. Aspettiamo gli audio della sala Var in cui magari, qualcuno, con rudimenti di salentino gli avrà urlato: “ Espulsione? Kaba”

Napul’è

Napul’è, mai come in questo momento, mille colori, come cantava il buon Pino Daniele.

Innanzi tutto, Napul’è una polveriera. Alle polemiche sulla sostituzione di Bologna, Osimenh ha aggiunto nelle ultime ore anche una clamorosa querelle con la società partenopea per un video tik-tok in cui la stessa ironizzava sul suo rigore sbagliato contro i felsinei. Seguiranno sviluppi, ma è probabile (buon per il Lecce) che il capocannoniere dello scorso Campionato non parta per la trasferta di Lecce, a meno di clamorose paci dell’ultimo momento.

Napul’è poi una squadra che, dopo la rivoluzione estiva, vede il violoncello di Garcia sempre più in crisi per uno spogliatoio fin troppo abituato a vivere nell’ombra del nuovo CT della Nazionale e poco incline ad intraprendere ora un nuovo percorso per tornare alla vittoria.

Napul’è, in ogni caso, la squadra Campione d’Italia in carica, e verrà a Lecce per riprendersi onori e oneri di esserlo.

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