Turismo, mare ma non solo: l’enogastronomia è la chiave per differenziarsi

Le esperienze di gusto sempre più fondamentali nella fase di scelta di una destinazione

Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023 di Roberta Garibaldi, il 45% degli italiani vive esperienze enogastronomiche al mare.

Il bel tempo di questi giorni ha dato ufficialmente il via all’Estate 2023, con le autostrade che portano alle località balneari già in tilt in diverse zone d’Italia. Ma il mare non basta più, o almeno, non è più la motivazione principale nella scelta di una destinazione per i turisti italiani.

Sempre più viaggiatori, infatti, scelgono di raggiungere i cosiddetti “Luoghi del Gusto”, quelle destinazioni che nel tempo hanno saputo posizionarsi non solo per le attrazioni naturali e culturali, ma anche per la valorizzazione dei prodotti tipici e delle eccellenze enogastronomiche territoriali.

Aumenta, infatti, la richiesta di visite a caseifici, fattorie, bar e ristoranti storici, festival del vino, produttori artigiani.

Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023 di Roberta Garibaldi, infatti, il 45% dei turisti enogastronomici italiani (ed il 36% in generale) mira ad abbinare, durante l’estate 2023, il mare ad esperienze enogastronomiche a contatto con l’anima più pura delle produzioni locali.

L’obiettivo del turista enogastronomico è vivere l’enogastronomia in simbiosi con l’ambiente, la comunità e l’ identità del territorio, in esperienze immersive dal punto di vista sensoriale e del gusto.

Ma non solo: nei “luoghi del gusto” sono sempre più richieste attività a contatto con la natura, come il trakking e le escursioni in bike.

I mercatini del food sono tra le formule più utilizzate, ma l’interesse si spinge anche verso attività meno convenzionali dove lesperienza di gusto può fondersi con le usanze e le tradizioni del luogo, per un soggiorno in grado di coinvolgere l’ospite all’interno della vita comune tipica del territorio.

Incontri con produttori diretti, piccoli artigiani, botteghe storiche rappresentano attrattori che vanno incontro a queste esigenze e rappresentano fattori determinanti nella valutazione complessiva dell’esperienza di viaggio.

In definitiva, mare ma non solo: la sfida per le destinazioni è essere in grado di abbinare, ad un’offerta balneare di qualità a livello di servizi e confort, anche una proposta enogastronomica riconoscibile ed in grado di condurre il visitatore all’interno dei meandri più profondi ed ancestrali del territorio, in un’esperienza di gusto che sia in grado di restituire emozioni che facciano davvero al differenza.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Previous Article

Squinzano, arriva la “Corner Cup”, il primo torneo di calcetto con la tecnologia VAR

Next Article

Musica, Marco Mengoni pronto ad incantare Bari con il suo tour negli stadi

Total
0
Share