Lecce: nulla è fatto, tutto è da guadagnare, c’è ancora tanto da lottare

Più 4 sul Frosinone terzultimo, con una partita in meno verso il traguardo. In fundo non è andata poi così male, anzi. Contro la lanciatissima Roma di De Rossi era stata annunciata una disfatta tollerabile, è finita con un pareggio che sta stretto più a noi che a loro. Certo, specie in fundo, con un po’ più di attenzione e di sano cinismo di cui questa squadra è sprovvista da sempre.

Peccato, perché i presupposti per il colpo grosso erano stati costruiti tutti a puntino, è mancato quel quid che alla fine fa la differenza tra una grande prestazione ed una grande vittoria. Accontentiamoci, per ora, dei segnali positivi che fino a 20 giorni fa sembravano miraggi e che, invece, ad oggi, fanno credere ad una salvezza non più così utopistica.

L’AMARO DEL MONTENEGRO (dalla puntata “Via col vento” del podcast “Intervengo Qui da Lecce” del 03 aprile 2024)

Ancora una volta tanti, troppi gol sbagliati che lasciano un amaro in bocca che sa di atavico,
polveroso, di antico. Si perché rimanda a tante, troppe volte in cui i giallorossi, pur gloriosi, non sono riusciti ad uscire vittoriosi da match ben condotti ma mal concretizzati spesso per smania di strafare, talvolta per egoismo, altre per scelte sbagliate al momento sbagliato. Però va così, l’amaro rimane, ma rimane anche una buonissima prestazione contro una delle squadre più in forma del campionato, ed una grande prova d’orgoglio davanti ad un pubblico ultimamente un po’ troppo deluso, specie in casa.
E se l’amaro serve, a sto giro, a smorzare il dolce dei complimenti per la buona gara, ben venga: nulla è fatto, tutto è da guadagnare, c’è ancora tanto da lottare.

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