Il tecnico giallorosso Luca Gotti ha presentato Sassuolo – Lecce, alla vigilia del match, in sala stampa del Via del Mare, prima della partenza per Reggio Emilia.
IL MATCH: “Il Sassuolo è squadra con qualità e proprietà di palleggio. Ha elementi bravi nell’uno contro uno e vanno difesi da squadra. Non penso agli avversari ma al tipo di gara che dobbiamo fare noi, è una partita importante e dobbiamo stare sul pezzo”.
IL CENTROCAMPO. “Non ci sarà Ramadani ed abbiamo a disposizione diverse soluzioni. Possiamo rimanere con la struttura di queste prime partite oppure passare con il centrocampo a tre. Questa seconda possibilità si può anche verificare in corso d’opera”.
SU DORGU: “Ha grande duttilità e questo ci offre margine di soluzioni. Ha fatto anche la mezzala, ma il mio compito è sfruttarne al meglio le caratteristiche in relazione a quelle dei compagni”.
SUI TIFOSI. “E’ tutta la settimana che incontro gente, non solo a Lecce ma anche in diversi paesi del Salento che in questa settimana ho avuto modo di visitare, che mi dice “ci vediamo a Reggio Emilia”. Questo è molto bello e mi fa sentire anche ancor più responsabilità”.
L’ATTACCO: “Anche qui ho l’opzione doppia di seguire la linea vista fino ad oggi o cambiare con un passaggio del centrocampo a tre. Ho scelte ed elementi con diverse caratteristiche, sceglierò al meglio. C’è una partita che parte ed una che va avanti in divenire, tengo tutti sul pezzo perché ognuno può dire la sua dall’inizio o a gara in corso”.
QUOTA SALVEZZA: “I risultati della settimana scorsa, alcuni clamorosi, ci fanno dire che le sette squadre che si stanno giocando la salvezza sono tutte molto vive. Se chiede a tutti i sette allenatori se pensano di potersi salvare le diranno sì e che sarà dura. Il Lecce a 32 punti non si salva sicuro perché vorrà dire che ha perso con Sassuolo, Udinese e Cagliari. Gli scontri diretti saranno quindi decisivi anche in termini di quota salvezza. Sono comunque discorsi più giornalistici, sul campo serve stare concentrati a ciò che c’è da fare ed a lavorare”.
