Lecce, Chevanton: “La squadra si salverà, siamo abituati a soffrire fino alla fine”

L’idolo giallorosso, ora allenatore in seconda della formazione Primavera leccese, Javier Ernesto Chevanton ha parlato ai microfoni di Chiamarsi Bomber.

Pensi che il Lecce si salverà?
“Sono convinto che si salverà, restando in serie A. Noi leccesi siamo abituati a soffrire fino alla fine, abbiamo perso una partita importante con il Verona che se avessimo vinto ci avrebbe dato dei bei punti per la salvezza ma il Lecce ha tutti gli ingredienti per restare in serie A, me lo auguro. Noi del Sud siamo tenaci, gli obiettivi li raggiungiamo sempre. Stiamo parlando di una città e di una tifoseria importante che riempie sempre lo stadio. Sono innamorato di questa squadra”.

Chevanton

Baschirotto, Strefezza, Hjulmand, questa squadra ti ricorda il tuo Lecce?
“No. È una squadra giovane come all’epoca ma sono giocatori diversi, sicuramente la filosofia del club di puntare sui giovani è rimasta la stessa ma la nostra serie A era più difficile, c’erano grandi giocatori in tutte le squadre”.

Hai segnato il tuo primo gol in serie A il giorno di Sant’Oronzo…
“Sì è stato un segno del destino segnare nel giorno del santo patrono della città, feci il gol più veloce della serie A contro il mio amico Frey. Gli dissi che mi aveva fatto diventare famoso”.

Qual è il gol che ti è rimasto nel cuore?
“A Lecce si ricordano tutti i miei gol al Napoli, al Perugia e al Milan, ma secondo me il gol più bello è quello che ho fatto al Bari. In Nazionale il gol più bello è quello su calcio di punizione contro il Paraguay durante le qualificazioni al Mondiale del 2006”.

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