Le magicien Oudin continua a far sognare il Lecce, che annienta il Genoa e vola al secondo posto

Match che sa tanto di scontro diretto (come detto anche dal tecnico giallorosso D’Aversa) in un Via del Mare il cui pienone non fa più notizia.

Da una parte i rossoblù, neopromossi dopo un’unica stagione nel purgatorio della serie B, con l’italo-argentino Retegui (già a quota 2 goal in 4 presenze), dall’altra il Lecce del montenegrino Krstovic (già a quota 3 goal in 3 presenze) che dopo quattro giornate è ancora imbattuto.

Per questo match D’Aversa si affida al classico 4-3-3 con, però, alcune novità: partono da titolari il capitano Gabriel Strefezza (al posto di un infortunato Banda) e Touba, che si posiziona al centro della difesa con Pongracic, al posto di uno squalificato Baschirotto. E’ tempo di Lecce – Genoa al Via del Mare.

Primo tempo

Ottima partenza dei giallorossi, sin da subito nel focus del match, dopo quattro minuti guadagna già il primo corner. Al 9’ giallo per gli ospiti, Martin ferma la corsa di Almqvist verso l’area di rigore, Strefezza riceve il pallone ma tira alto.

Dopo 20 minuti la partita al Via del Mare è equilibrata, i giallorossi continuano, seppur con meno intensità, a tenere il comando ma i gialloblu non restano a guardare. Al 21’ ottima palla di Gallo per Krstovic, che però non calibra bene le misure e tira sopra la traversa.

Il Genoa si affaccia per la prima volta alla corte dei padroni di casa al 32’ con Gudmundsson che va al tiro dal lato destro, ma trova Touba in scivolata che devia in calcio d’angolo. Doppio giallo per Martin, che ferma Almqvist: Genoa in 10.
Complice l’inferiorità numerica, il Lecce spinge per trovare la rete già in questa prima frazione di gioco, ma Rapuano spegne le speranze e manda tutti negli spogliatoi.

Secondo tempo

Un ottimo Lecce anche nella ripresa: occasione sprecata per i padroni di casa dopo appena due minuti dalla ripresa con Rafia, che quasi in zona di rigore non controlla il pallone e calcia troppo potente. Ci riprova dopo pochi minuti Almqvist, ma anche qui la conclusione è imprecisa e la palla termina al lato.

Doppio cambio per i giallorossi al 59’, D’Aversa cerca di dare una ventata d’aria fresca in campo: entrano Dorgu e Oudin (all’esordio dopo il suo ritorno in giallorosso) per Gallo e Rafia.

I giallorossi ci riprovano ancora al 62’, questa volta con Krstovic, che su assist di Strefezza prova a metterla dentro in rovesciata, ma la palla va ancora fuori di poco.

Un Lecce carico che spinge come non mai per trovare il vantaggio. Ci riprovano di nuovo prima Strefezza al 66’ da fuori area e poi Almqvist al 68’, che scarica un mancino che finisce a lato.

Il Lecce pressa ancora, il Genoa è costretto a difendersi. Al 78’ il mister giallorosso vuole vincerla e cerca di farlo cambiando il modulo in campo, ora punta al 4-4-2. Escono Kaba e Piccoli per Sansone e Strefezza.

A togliere le castagne dal fuoco ai giallorossi ci pensa Remì Oudin all’83’: entrato nella ripresa, il suo piede chirurgico da fuori area batte Martinez e porta avanti il Lecce.

Sei minuti di recupero non bastano ai rossoblù per riportarla in equilibrio. Il Lecce vince ancora, per la terza volta consecutiva in casa e vola a quota 11 punti in appena 5 giornate e al momentaneo secondo posto in classifica.

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