Giù le mani dal Lecce: non si gioca con i sentimenti di una terra

Gli accadimenti degli ultimi giorni, con l’inchiesta della Procura di Torino e le rivelazioni dell’ex re dei paparazzi italiani, hanno scatenato un vespaio di nomi, ipotesi e illazioni assolutamente inaccettabili.

Un altro scandalo per il calcio italiano, nuovo fino ad un certo punto perché purtroppo ricorrente nella storia sportiva di questo paese. Un’onda che ha travolto un sistema intero, a cominciare dai tesserati coinvolti fino ad arrivare al raduno della Nazionale ed al sistema calcio di un paese che adesso torna ad interrogarsi sulle sue carenze e patologie.

Nell’epoca dei social, del real time news-making, del tweet che arriva prima di una nota stampa era inevitabile che tutto ciò scatenasse il vaso di pandora delle indiscrezioni, degli screenshotpassati da un amico”, delle note audio provenienti da “fonti sicure” pronte ad anticipare verità e retroscena di una storia, sicuramente criminosa, ma ancora tutta da scoprire. E allora ecco che, tra una voce e l’altra, la corsa delle fake news arriva fin quaggiù, fino al Lecce, quasi per la smania di sporcare una bellissima storia di sport che si sta ergendo da qualche anno a modello di calcio pulito, sostenibile e fatto di passione.

Ma in uno stato garantista per natura e per costituzione, in un territorio che ha fatto di una squadra il vessillo della sua voglia di riscatto no, questo non si poteva accettare.

Ed ecco allora, dopo giornate intense di dubbi e di tensioni, che alla levata di scudi del presidente Saverio Sticchi Damiani (vedasi la definizione di “Calunnia” condivisa dallo stesso sui suoi profili social), si unisce il coro di una tifoseria pronta a garantire sull’onestà di chi da quasi 8 anni agisce per suo nome e conto, ma soprattutto per il bene del Lecce.

Perché in un mondo dove i giudizi sono immediati e le sentenze troppo affrettare, l’amore di una terra merita il rispetto di chi sa fondare la sua fiducia in un sentimento di riconoscenza verso una società che di onestà, trasparenza e lealtà fa i suoi valori fondanti.

Alla magistratura, unica e sola voce di verità, la parola ultima su vicende che con lo sport hanno poco a che fare. E a nessun altro.

Perché no, non si gioca al tiro al bersaglio con i sentimenti di una terra intera.

Giù le mani dal Lecce.

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