Emma: «In 12 anni ho preso posizioni e questo mi rende una donna libera» – INTERVISTA

A 10 anni esatti dalla vittoria con il brano “Non è l’Inferno”, Emma, dopo aver co-condotto il Festival di Sanremo nel 2015 con Carlo Conti ed aver calcato più volte il palco del Teatro Ariston come superospite, è tornata in gara, per la 72esima edizione del Festival di Sanremo, con “Ogni volta è così” (Polydor Italia/Universal Music Italia), brano scritto dalla stessa Emma insieme a Davide Petrella, composto da Davide Petrella e Dario Faini e prodotto da Dorado Inc.

EMMA A SANREMO 2022 © RAI 1

Abbiamo incontrato la cantautrice salentina su Zoom, la nuova frontiera della comunicazione in tempi di covid, insieme alla collega e direttrice d’orchestra per lei Francesca Michielin.

La prima domanda è subito sul brano che portano in gara, Emma come interprete e Francesca come direttrice d’orchestra. “Ogni Volta è così” è un brano femminista. Qual è la vostra visione di femminismo?

Emma: “Più che parlare di femminismo ho preferito fare i fatti. E una cosa che dura da sempre, sono cresciuta in una famiglia che mi ha insegnato i diritti e i valori per il prossimo, quindi è normale avere un’attitudine naturale per usare la musica e l’arte per trasferire quello che si pensa e combattere le battaglie degli altri”.

Michielin: “Ho un podcast che si chiama “Maschiacchi” e discuto di tematiche di questo tipo e credo che quello che stiamo facendo insieme al Festival sia una testimonianza importante proprio da un punto di vista di rappresentanza perché siamo qui e che ci sosteniamo in maniera pratica e concreta“.

Ogni volta è così è un pezzo che ci accarezza il cuore però al tempo stesso ci lascia un po’ di malinconia. Questa doppia sensazione è anche la tua che l’hai cantata in modo particolarmente intenso? 

Emma: “Credo che ognuno di noi ha un percepito personale sulle canzoni, fortunatamente questo è il bello della musica che ognuno viene attraversato dalle emozioni in maniera differente. La malinconia per me è uno dei sentimenti più nobili ed è un sentimento che mi appartiene molto perché sono una persona molto malinconica ma nel senso più positivo del termine. La malinconia è un bel sentimento. Sento quello che canto l’ho sempre fatto e questo è il mio modo di affrontare il palco che sia quello di Sanremo quello di un tour anche a casa con gli amici quando mi diverto a fare il karaoke. Sono contenta perché i complimenti più belli li sto ricevendo proprio dall’orchestra e dai musicisti e per me la testimonianza di affetto di stima di rispetto più grande che potessi ricevere a Sanremo“. 

Sulla presenza della Michielin in qualità di direttrice d’orchestra, Emma ci confida: “Sono contenta di condividere questa esperienza con una ragazza che sto scoprendo giorno dopo giorno, c’è sempre stata la stima nei suoi confronti ma vivendola veramente così a stretto contatto mi rendo conto che sono più le cose che abbiamo in comune che resto quindi è molto intenso questo quello che sta succedendo tra di noi”.

Francesca: “Quoto. E’ una collaborazione bellissima perché è molto sincera. Quando sono giù dal palco a dirigere per Emma sento proprio che siamo tutti facendo musica insieme, cioè questo senso di comunione proprio molto profondo e intenso ed è un privilegio che ho quello di poter stare in quella postazione e se non avessi la stima e un affetto profondo nei suoi confronti sarebbe molto difficile ottenere questo risultato“.

Sui simboli che stanno caratterizzando quest’edizione del Festival di Sanremo, le due artiste ci dicono:

Francesca:Io con il Festival di Sanremo ho un rapporto molto particolare. Non mi interessa la numerologia, non sono una fissata però questi numeri sono ricorrenti ogni volta che vengo al Festival e anche con Emma questi numeri si stanno ripresentando. Ogni tanto dico ad Emma “Fidati oggi va bene”.

Emma: “Per me il numero 21 è il mio posto meraviglioso all’Eurovision che poi mi ha portato bene perché ho fatto un tour della madonna quell’anno, quindi le percezioni sono molto diverse da quello che vediamo in televisione rispetto a quello che poi succede realmente nella musica e mi ricordo che fu un tour di palazzetti stracolmi con un palco pazzesco e quindi in realtà è un numero che mi ha portato bene nonostante le critiche e le polemiche come al solito“.

Emma in tour

Cosa ha imparato Emma da Francesca e Francesca da Emma?

Francesca:  “Io quello che ho imparato di più da Emma è stare sul palco. Nel senso che io posso vederla da una postazione privilegiata e posso dire che mi ha subito ispirato il suo modo di affrontare il palco e anche di cantare proprio tecnicamente. Dal punto di vista umano mille cose bellissime, proprio di concretezza, di generosità e di condivisione”. 

Emma: “Io da Francesca ho imparato a credere di più in me stessa perché molto spesso chi fa questo mestiere perde un po’ il focus e l’oggettività delle cose. Quindi Francesca mi ha insegnato ad avere un po’ più di autostima e a guardarmi anche un attimo da fuori ogni tanto per rendermi conto che so quello che sto facendo e lo sto facendo bene. Apparentemente sembro una strafottente e una convinta di se stessa ma è solo è solo una un’armatura che ho imparato a costruire negli anni per non rimanere completamente delusa tutte le volte. Ho imparato a guardarmi anch’io un attimo da fuori e non farmi travolgere dalla superficialità con la quale si tratta la mia arte e il mio modo di essere una cantante da 12 anni a questa parte”.

 Sulla cover che porteranno in gara, invece, (“Baby one More Time”, ndr), invece:

Emma: “Ero ancora un po’ incerta su quello che avrei potuto portare come cover a Sanremo; poi quando hanno aperto la falda degli anni 90 non ho avuto dubbi perché in realtà era un pensiero che avevo da tanto tempo di portare Britney Spears sul palco. Ci sta, è un grande omaggio al pop che molto spesso viene sempre guardato un po’ con snobismo e con la puzza sotto il naso invece è una dichiarazione d’amore verso questo genere e vogliamo anche dimostrare che il pop è una cosa seria e bisogna saperlo anche fare, suonare ed orchestrare”. 

Francesca: “A parte l’idea geniale di Emma, io mi sono proprio resa conto man mano che passavano i giorni che dopo abbiamo pensato all’orchestrazione di questo brano di quanto in realtà Britney Spears sia un’icona ancora in questo momento perché rappresenta proprio la complessità della musica pop. Non è solo meme, solo ammiccamento, solo vestiti, il pop è tutto quanto insieme e “Baby one more time” è un brano da sviscerare. Quindi abbiamo cercato di rendere omaggio a ciò che ci ha fatto crescere e ciò per cui facciamo questo lavoro che è il pop“.

EMMA © CHIARA MIRELLI

In merito al nuovo album, Emma chiarisce: “Io faccio gli album perché l’album è il mezzo che mi porto a fare i concerti, quindi in questi anni ho sempre macinato dischi perché innanzitutto il momento dello studio è il momento più bello per un’artista perché lavora con se stesso e continua a imparare cose da se stesso. Non ho un album pronto, ma perché Sanremo non era nei miei piani, poi ho ricevuto l’invito di Amadeus e quando mi chiamano alle armi per salire sul palco io non riesco a dire di no. Sanremo mi sta aiutando tanto perché in realtà sta ravvivando la fiamma che mi permetterà di mettermi veramente al lavoro su un nuovo album. Mi prenderò sicuramente un momento di decompressione perché comunque ho fatto tante cose fino a oggi, poi sicuramente mi lancerò in un nuovo progetto. Con Francesca ne abbiamo già parlato sicuramente è nei miei piani continuare la collaborazione con lei, perché poi io quando c’ho gli innamoramenti veri sono quegli innamoramenti che ti porti tutta la vita e quindi sono pronta a fare con lei qualcosa di inedito“.

Quali consigli vi hanno dato i vostri colleghi per questa vostra nuova esibizione sul palco dell’Ariston?

Emma: “Alessandra (Amoroso, ndr) è stata molto carina, ha inviato ad entrambe due bellissimi mazzi di fiori e quindi è stata veramente carina poi l’ho sentita ieri telefonicamente ed è orgogliosa di me”. 

Francesca: “Anche con me. Con Federico (Fedez, ndr) ho vissuto un percorso molto intenso l’anno scorso. Ci siamo sentiti e si è anche speso per me“.

Come è nata proprio l’ispirazione per il brano, coerentemente con il tuo impegno per le donne?

Emma: “L’impegno per le donne nasce dopo sinceramente, in realtà quando una cosa è insita non la devi andare a raccontare perché è dentro di te. Questo brano nasce dalla stima e la collaborazione che hanno produttori e autori di me. Quando c’era nell’aria questo sentore di Sanremo, ho chiamato alle armi le persone che so che mi conoscono veramente fino in fondo, come anche Davide Petrella. Le canzoni nascono dalla conoscenza e quelle di cuore, quelle sentite nascono da un percorso umano prima ancora che artistico. Ci siamo guardati in faccia ed è nata “Ogni volta è così” ed è una canzone che aderisce perfettamente al tipo di donna che sono oggi, sfrontatamente felice e sfacciatamente orgogliosa di me stessa, fiera e di tutto quello che ho costruito fino ad oggi: ecco perché ogni volta che scendo le scale ho un sorriso che mi che mi spacca la faccia. Sono sollevata perché a dirigermi oltre una ad avere una maestra a tutti gli effetti e che conosce la musica fino in fondo c’è una cantante”.

Sulle polemiche riguardo la sua direzione d’orchestra, Francesca dice: “Tante polemiche non ne ho lette, poi la verità è che io mi sento molto a mio agio perché sto con i musicisti e ho Emma davanti che è un’artista della Madonna. L’orchestra ogni giorno mi ringrazia e mi fai complimenti e siccome devo dirigere loro e non chi scrive sti presunti articoli non frega nulla”. 

EMMA A SANREMO 2022

Infine, Emma spiega il suo gesto femminista fatto sul palco dell’Ariston, puntualizzando la sua vicinanza da sempre alle donne, ma anche alla comunità LGBT, ricordando di averci sempre messo la faccia anche quando era scomodo farlo.

“In realtà è un gesto che ho fatto anche altre volte; ovviamente su Sanremo c’è sempre una lente di ingrandimento più grande. Io credo che il gesto femminista più importante l’ho fatto oltre 10 anni fa quando per tutti ero una semplice ragazzina che aveva vinto un talent e invece di essere alle prove a Sanremo ero in Piazza del Popolo con Concita De Gregorio per “Se non ora quando”. Quindi, in realtà ho fatto dei gesti molto più forti perché mi viene spontaneo e perché ci sta. Lo facevano le donne negli anni ’70 e sono quelle donne che ci hanno reso libere oggi e quindi è anche un modo per dire grazie perché se noi siamo libere e possiamo anche permetterci di essere delle put**ne è grazie a loro, a tutte le battaglie che hanno fatto e nonostante tutto viviamo in un paese in cui a quanto pare la donna deve lavorare ancora molto perché c’è ancora una distinzione tra maschio e femmina e artista maschio e donna e il maestro e la maestra insomma ci sono ancora un po’ di cose che bisogna smuovere, quindi qualcuno si è indignato e qualcun altro mi ha ringraziato. Sono 12 anni che lancio “gestacci” dal mio palco e con grande orgoglio come quando urlai “aprite i porti”, come quando sono stata una delle prime a partecipare alla manifestazione LGBT in Piazza del Popolo quando ancora schierarsi era un po’ pericoloso. Un po’ di posizioni in questi anni le ho prese e sempre perché non ho il retro pensiero e forse adesso dico grazie a Dio perché questo mi rende una donna libera, perché è normale che quando ti spingi e ci metti la faccia da una parte ottieni ma dall’altra rischi di perdere molti consensi, però questo mi rende una persona completamente libera e non sono mai scesa a compromessi e quindi posso continuare a farlo”.

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