Darman arriva a Lecce: «Al primo vagito ho capito che la musica era dentro di me»

Dal 20 gennaio è in rotazione radiofonica “L’essenza” (Ayawasca Sciamani Musicali), il nuovo singolo di Darman, (nome d’arte di Dario Mangiacasale) cantautore calabrese di base a Torino, volto nuovo dell’alternative rock italiano.

Questa sera, 24 febbraio, l’artista sarà live a Lecce, con il “Il tour che gira dappertutto”, il nuovo giro musicale d’Italia che ha un sapore del tutto particolare. Il cantautore calabrese, infatti, porterà la sua musica nei Club di Progetto Itaca, Fondazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie. Darman suonerà per loro, in concerti intimi che sfoceranno in veri e propri laboratori musicali, dove la musica sarà il veicolo mediante il quale scoprire il bello che c’è in tutti noi e attorno a noi.

Darman
Foto Ufficio Stampa

È da poco uscito “L’essenza”. Nello spiegare il brano lei dice che “racchiude tutto l’amore viscerale che mi lega ai miei genitori, tutti gli insegnamenti che mi hanno fornito”. Quanto sono stati importanti per la sua crescita, anche artistica?

Ciao e grazie per lo spazio. Sono stati essenziali, soprattutto per quanto riguarda il culto, lo definirei, dell’umiltà e dell’educazione, delle buone maniere. Tutto il resto è una conseguenza”.

Lo scorso novembre, invece, è uscito il suo quarto disco ‘Rifugio’. Qual è il suo rifugio?

Il mio rifugio è aprirmi agli altri, mostrando le mie intimità, cogliendo quelle altrui in una sinergia sociale”.

Come nasce l’album? Le piace sperimentare diversi suoni?

È nato nel 2020, nella situazione pandemica che mi ha riavvicinato alla chitarra acustica. Ne è nato un disco diverso, dove mi sono messo in gioco con arrangiamenti più nudi e minimali”.

A quali artisti si ispira per la sua musica?

Neil Young, Battiato, Pink Floyd, Marlene Kuntz, ecc”.

Quando ha capito che la musica è parte della sua vita?

Al primo vagito”.

Con quale artista, invece, le piacerebbe collaborare?

Con Elisa”.

Il suo vero nome è Dario Mangiacasale. Da dove nasce quindi Darman?

Da quel fetente di mio papà che ha scovato una cartella nascosta sul pc di casa dove avevo nascosto le prime canzoni registrate rudimentalmente. Masterizzò un cd a mia insaputa e col pennarello scrisse Darman…

Pensa che al giorno d’oggi i talent siano un volano fondamentale per farsi conoscere al grande pubblico?

Se si vuole prendere la scorciatoia si. Per chi come me si nutre di ispirazione pura e di creatività a fiumi non servono le scorciatoie, infatti non ci vado per scelta”.

Darman
Foto Ufficio Stampa

Il suo sogno nel cassetto più grande?

Si è già avverato, visto che sto rispondendo alle vostre domande”.

Stasera farà tappa a Lecce con il suo “Tour che gira dappertutto”. Quanto è importante per un artista il contatto con il suo pubblico e portare live la sua musica?

È fondamentale, perché è la chiosa finale del lavoro in studio, un tirare le somme”.

Il suo tour è in collaborazione con il Progetto Itaca, fondazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie. Quanto è importante che un artista si impegni nel sociale e lanci messaggi importanti dai suoi palchi?

È importante se lo si fa con l’anima e donandosi al 100% senza aspettare un ritorno di qualsiasi genere. Ed è quello che sto facendo io insieme alla Fondazione Progetto Itaca: regalare gioia, introspezione, felicità e vita a chi veramente merita di riceverla nella propria purezza d’animo”.

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