Cosa Resta, Salernitana-Lecce

Un Here we Go/tti che aspettavamo da giorni, con un debutto reso vincente da chi dà tranquillità a questo Lecce ormai da 2 anni. Un w l’Italia, che, infine, non è mai stato così gradito e dovuto.

Il primo Lecce del professor Luca Gotti , collo alto e squadra bassa, sfanga Salerno con una prestazione di alta scuola allegriana, portando a casa 3 punti più fondamentali che importanti. Vediamo Cos’altro resta di Salernitana- Lecce

HERE WE GO/TTI!

Ci siamo, l’abbiamo immaginato per giorni e, finalmente, eccolo qua: il primo Lecce di Luca Gotti è una squadra da elmetto, che combatte su ogni pallone trincerandosi dietro l’importanza di difendere un gol sgangherato quanto fondamentale.

Un pianto partita perfetto, con buona pace dei giochisti, con una gestione delle risorse in campo oculata ma soprattutto con una missione ben chiara nella testa di ogni interprete: difendere, insieme, punto su punto, il grande sogno di questo Lecce.

Finalmente, non chiedevamo altro. Come direbbe Fabrizio Romano, Here we Go/tti

AMORE, STAI TRANQUILLA

Quando il mondo è abituato a vederti come un Superman, i risvolti negativi sono 2: ci si abitua alla tua straordinarietà e si pretende che tu lo sia, sempre e comunque.

Falcone è il Superman di questo Lecce, il vero top player di questa rosa, che ha abituato tutti fin troppo bene: è bastato qualche gol subito per farci dimenticare quanto, a suon di interventi, questo ragazzo, a conti fatti, stia pesando come un bomber da doppia cifra.

E vale un po’ lo stesso discorso che facevamo con Hjulmand, un anno fa: godiamocelo, finchè c’è.

Come cantano gli amici The Lesionati, Amore, stai tranquilla, c’è Falcone.

W L’ITALIA

A volte la sosta per le nazionali arriva nel momento sbagliato, ad interrompere momenti di forma o serie importanti, anche per il Lecce.

Mai come questa volta, invece, una pausa di 2 settimane è più che terapeutica, specie dopo la vittoria dell’Arechi e tutti i tumulti vissuti dal mondo giallorosso negli ultimi tempi.

Una sosta importante per la mente, per lo spirito e per le forze di questo Lecce, che finalmente può tirare il fiato, ricompattarsi e, grazia anche al lavoro del nuovo condottiero, aggiustare la rotta verso le ultime,9, decisive, finali.

Certo, magari Spalletti un occhio a Falcone o al super Gallo dell’ultimo periodo avrebbe pure potuto buttarlo ma, come dice Lundini nel famoso meme, va bene lo stessoo.

W l’Italia, mai come stavolta.

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