Tra pop-rock e acustico, Lecce si inchina ai Negramaro che ritrovano il pubblico salentino

Il resoconto della prima delle due serate dei Negramaro a Lecce: sul palco di “casa”. Un viaggio lungo vent’anni, vent’anni di grande musica e di grandi successi.

Il Tour Unplugged dei Negramaro, al giro di boa nei teatri italiani, sbarca a Lecce per il primo dei due appuntamenti andati soldout immediatamente dopo la messa in vendita dei biglietti.

Dopo il banco di prova di Saint Vincent è partito dal triplo live meneghino ed ha inanellato un successo dopo l’altro, da Sanremo a Bergamo, da Brescia a Padova, arrivando finalmente a ‘casa’, non prima di aver infiammato anche Firenze e Napoli, con tutto il carico aggiuntivo di emozioni.

I Negramaro Live a Lecce
Credit photo Sabrina Tarantino per Salento News

Eh si perché l’attaccamento alle radici per i Negramaro tutti e per Giuliano in primis è inevitabilmente e orgogliosamente evidente ogni volta che tornano ad esibirsi nel loro Salento che come sempre si stringe a loro in un abbraccio caloroso; è stato esattamente così al Politeama, gremito in ogni ordine e grado, che per il primo appuntamento dei ‘Negramaro Unplugged’ ha accolto la band con un tripudio di fogli gialli e rossi con scritto “Bentornati a casa”, in una serata attesa e sognata da tanto, troppo tempo.

Sangiorgi incontenibile, in splendida forma, mantiene la promessa fatta ai fan: lo show è assolutamente degno di essere chiamato tale, la scaletta è ricca dei successi di oggi e dei grandi classici di ieri riarrangiati, spogliati del superfluo, rivestiti di quelle sonorità acustiche che sposano l’intimità di un teatro e impreziosite da straordinari giochi di luce, led ad asta che riempiono il proscenio regalando un bellissimo impatto scenografico.

Il pubblico apprezza e si lascia coinvolgere cantando a squarciagola dalla prima all’ultima nota, saltando sulla poltrona ma restando anche in un rispettoso silenzio in quei momenti del live che lo richiedono, perché la dimensione del teatro permette anche questo, un coinvolgimento più diretto ed empatico che suggella il legame di pelle e cuore che i Negramaro da sempre hanno con i loro sostenitori.

I Negramaro Live a Lecce
Credit photo Sabrina Tarantino per Salento News

Il concerto si apre con “Contatto” che inizia a sipario chiuso per poi svelare i musicisti, emozionati, in un delirio assordante.
C’è attesa per Lele Spedicato, che viene introdotto sulle note di “Fino all’imbrunire” e che finalmente si riprende il suo posto sul palco, c’è attesa per Andrea ‘Andro’, per l’altro Andrea ‘Pupillo’, Danilo ed Ermanno; c’è attesa di fare festa, fin troppo rimandata e di lasciarsi destabilizzare dalla voce di Giuliano che dalla dimensione acustica dei teatri ci guadagna assai.

Tanti i successi proposti, attinti da un repertorio ventennale costellato da dischi di diamante e dischi multiplatino, “La cura del tempo“, “La prima volta”, “Amore che torni”, “Per uno come me” ma anche le sempreverdi “Cade la pioggia”, “Estate”, “Un passo indietro”, “Solo 3min”, “Via le mani dagli occhi”, “Parlami d’amore”, “Solo per te”, “Meraviglioso”, “Mentre tutto scorre“, il Politeama è un coro unico, Giuliano ringrazia e si commuove poi saluta la famiglia presente in platea e scende dal palco per un abbraccio a mamma Carmelina.

Durante il concerto si ritaglia uno spazio per spendere due parole su quanto sta accadendo nel mondo, perché lui è così e le cose non le manda a dire ma ci mette la faccia quando ci vogliono le parole urgenti e necessarie… e la penna, che spesso i suoi testi sono il luogo d’elezione per prendere parte al dibattito sociale e politico Paese, e in un momento più leggero fa un plauso al loro Salento dichiarandosi fiero di portarne alta la bandiera nel mondo.

Nella seconda parte del live si trattiene il fiato, “Dalle mie parti” al pianoforte è puro incanto, è il capolavoro che chiude l’ultima fatica discografica della band, quello che ha vinto il Premio Amnesty international come miglior brano sui diritti umani, quello a cui i Negramaro affidano un messaggio importante che non può non essere omesso a casa, dove il mare troppo spesso è protagonista di tante tragedie umane.

Oltre due ore ininterrotte di spettacolo che – parole della band – è nato fondamentalmente dalla necessità di tornare a suonare, tutti e sei, insieme in una stanza” ed alla fine la chiave del successo dei Negramaro è proprio in quel ‘6’, il numero magico che li lega, per sempre e da sempre, da due decenni con la stessa formazione.
A conclusione della festa i bis dei pezzi più famosi e un regalo inaspettato: “Lu ruscio te lu mare” innestata con “Solo per te“, poi il solito bagno di folla sotto il palco per i saluti finali sulle note di “Ora ti canto il mare” ma il sipario si aprirà ancora per il secondo appuntamento tutto esaurito di stasera. Grazie Negramaro! Lecce è orgogliosa di voi!

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