Sticchi Damiani a 360º sul nuovo corso del Lecce

LECCE – Si è tenuta questa mattina presso la Sala Stampa del Via del Mare di Lecce la conferenza stampa di fine stagione sportiva dell’U.S. Lecce con il Presidente Saverio Sticchi Damiani.

Ecco le sue dichiarazioni:

Erano molti mesi che avevo deciso di non parlare, dedicando questi mesi mettendo tutto me stesso per cercare di raggiungere questo risultato. Ho vissuto la quotidianità di questi mesi così complicati, preferendo di dare importanza a loro. Oggi era necessario ritrovarci per fare il punto”.

IL RICORDO DI GRAZIANO – “La salvezza storica è dedicata a lui, era il sogno prefissato ad inizio stagione. Anche lui ne è stato artefice, abbiamo sempre percepito la sua presenza. È stato un evento che ha stravolto e continua a stravolgere le nostre vite, perché perdere un compagno così giovane durante un ritiro è un dolore inimmaginabile. Siamo stati completamente da soli, nessuno ci ha supportati. La sua scomparsa è servita a dare una serie di messaggi di cui il calcio aveva bisogno. Questa vicenda ha unito tutta l’Italia. Questa vicenda ha ricompattato l’ambiente, dandoci la forza di affrontare la fine del campionato”.

STAGIONE – “Abbiamo affrontato tante difficoltà, si sono concentrate tante difficoltà che insieme è stato difficile gestire. Iniziata con la brutta notizia su Gonzalez. Ora lo abbiamo richiamato, la situazione è rimasta uguale, con grande dispiacere devo dire che non avrà l’ idoneità definitiva. Devo fare il plauso allo staff medico che ha individuato una patologia che difficilmente sarebbe stata scoperta da altri e che ha salvato la vita al ragazzo”.

GUIDA TECNICA – “Abbiamo cambiato la guida tecnica alla 12º giornata: vuol dire che qualcosa non andava. Da qui la chiamata di mister Giampaolo e del suo staff che si è reso artefice e protagonista anche lui di questa impresa epica, che ha connotati sportivi davvero di dimensioni storiche. Abbiamo preso un allenatore che il calcio aveva messo da parte, che con tutte le difficoltà ha svolto un enorme lavoro insieme al suo staff. Strada facendo; oltre l’allenatore ho scoperto anche l’uomo Giampaolo, di un’intelligenza e correttezza grandissima, nonostante una rosa non costruita secondo i suoi canoni. Ho apprezzato molto l’onestà intellettuale e sono strafelice che questa salvezza sia arrivata anche per lui, perché gli restituisce la dignità che merita. Il suo rinnovo non è un tema che è stato ancora affrontato”.

EPISODIO CENA DI NATALE – “Trovarmi poche ore dopo in questura per affrontare una situazione che ha messo molto in imbarazzo il club non è stato bello. È stato uno degli ostacoli della stagione”.

MERCATO DI GENNAIO – “Ha generato tante critiche, è stato un mercato nel quale la percezione che noi all’interno abbiamo cercato di dare un’impostazione precisa. C’è stata la cessione di Dorgu, di cui si è parlato tanto. È stata un’operazione che ha valorizzato tanto il club, abbiamo fatto una scelta e su questo tema io devo anche delle mie scuse ai tifosi, perché in assoluta buona fede abbiamo detto al 100% che non sarebbe stato ceduto, cosa che poi non si è verificata. Non immaginavamo assolutamente che si fosse una squadra come il Manchester United che lo volesse subito, il ragazzo voleva andare. Non sono, però, d’accordo che il mercato di gennaio sia stato fallimentare. Abbiamo preso giocatori come N Dri e Danilo Veiga. Il club ha fatto tutto quello che si poteva fare in quel momento storico. I primi soldi di Dorgu sono arrivati il 30 marzo”.

BILANCIO – “È straordinario, anche discuterne mi sembra fuori luogo. Mi rendo conto che se ci sono state delle incomprensioni da parte di minoranze dei tifosi magari non c’è stata una comunicazione ottima all’inizio della stagione. Mi riferisco al tema dell’”asticella”: è stato sbagliato usare questa parola perché alcuni tifosi l’hanno male interpretata. È stato un nostro errore di comunicazione. Cancelliamo questa parola per la prossima stagione, sebbene l’avessimo usata per un tema preciso, non di certo per comunicare che saremmo andati in Europa League”.

DIFFICOLTÀ DI FARE CALCIO AL SUD – “Ieri ho pubblicato un post con la cartina della prossima serie A, penso che sia emblematico. È una Serie A che sarà molto emblematica: esprime la difficoltà enorme di fare calcio al Sud, bisogna prenderne atto. Il sud fa fatica ad atttarre capitali, quello che stiamo vivendo è un vero e proprio miracolo sportivo, sempre migliorabile. Il Lecce quando inizia il campionato ha il 50% delle possibilità di retrocedere, è una verità di cui bisogna prenderne atto. Questa stagione per noi è stata di una difficoltà assoluta, quest’anno abbiamo subito tante ingiustizie, ci siamo salvati nonostante tantissime ingiustizie, tantissimi errori arbitrali”.

ERRORI ARBITRALI – Ne abbiamo subiti davvero tanti, alcuni sono anche spariti dai replay. Nonostante la somma di tutti questi episodi siamo riusciti comunque a venirne a campo. All’appello mancano davvero diversi punti. Io ho fatto di tutto, in tutte le sedi, per tutelarci. Durante Lazio – Lecce abbiamo subito un’espulsione per doppio giallo inaccettabile. Sono episodi che avrebbero potuto decretare la nostra retrocessione, c’è un tema arbitrale grave che sarà oggetto di riflessioni profonde”.

PROSSIMA STAGIONE – “Nei prossimi giorni mi vedrò con l’area tecnica per mettere il lista la prossima stagione, nella quale il Lecce arriva in salute sapendo che ci aspetta una stagione complicata. Siamo tutti motivatissimi. Stiamo iniziando subito i lavori per il nostro stadio che nel giro di un anno sarà completamente rinnovato. Abbiamo chiesto di giocare la prima giornata fuori, poi a marzo ci saranno degli interventi strutturali invasivi e stiamo cercando di trovare una sosta delle nazionali per cercare di non avere disagi per i nostri spettatori. Sul centro sportivo vi dico che dopo la pausa estiva la squadra andrà già lì ad allenarsi, a fine ritiro. Ad ottobre poi sarà pronto il secondo campo. Dal primo luglio apriamo un nostro store ufficiale, dopo anni di collaborazione con Salentinamente. Lo apriremo in Via Trinchese e sarà la casa del Lecce con una serie di eventi collegati alla promozione del nostro abbigliamento e marchio. Siamo in grande fermento”.

Spazio alle domande.

CAMBIAMENTO TATTICO A FINE STAGIONE – “Secondo me c’è stata un’ evoluzione tattica importante, anche l’idea di rendere offensivo Coulibaly è stata una lettura interessante. Quella è stata un’opzione vincente, anche Ramadani ci ha dato un grande contributo”.

GRUPPO – “Quest’anno il gruppo non è mai decollato, forse dopo il ritiro è cambiato qualcosa. È un aspetto su cui bisogna ragionare”.

BUDGET CALCIOMERCATO – “È semplice: prima si ragionava sul budget predeterminato, oggi il club è cresciuto tanto. Ora lascio fare al direttore Corvino: se lui mi spiega che c’è un determinato investimento da fare e me lo motiva ne possiamo parlare. È un momento storico in cui se ci sono delle operazioni funzionali da fare io le faccio, sempre operazioni da Lecce. Se c’è da fare qualche sacrificio oggi il club può farlo”.

PROLIFICIALITÀ ATTACCO “Sicuramente è un tema di cui parlare, per me il Lecce di quest’anno (se andiamo a fare il conteggio) secondo me è uno dei più prolifici. Io mi chiedo, invece, come mai non sono arrivati prima i goal di Baschirotto, Ramadani e Coulibaly? Perché secondo me questa squadra è stata decifrata tardi”.

GIAMPAOLO – “Ho espresso parole di gratitudine, ma sarà Corvino a decidere se rimane o meno”.

MULTE – “Abbiamo una “bella” posizione in classifica, è un peccato perché regaliamo risorse proprio a quelle istituzioni che ci fanno dei torti”.

FUTURE GRANDI CESSIONI – “Dopo Dorgu dico che sono tutti cedibili così non sbaglio. Dico che i giocatori migliori vorrei tenerli, è ovvio però che se arriva una squadra che offre cifre importanti per un giocatore la volontà del club passa in secondo piano, perché avresti giocatori scontenti per tutta la stagione”.

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