Speciale Papa Leone XIV: ispira fiducia e amore proprio come Papa Francesco

Dopo la quarta votazione, la Chiesa cattolica ha eletto il suo nuovo pontefice in tempi record. Questo evento storico rimarrà memorabile per sempre.

L’ 8 maggio 2025, Leone XIV diventa papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma al quarto scrutinio del conclave, diventando il secondo papa americano dopo Francesco e il primo proveniente dagli Stati Uniti d’America, appartenente all’Ordine di Sant’Agostino. Nonostante il nome poco conosciuto, in pochi minuti tutti si sono informati sulla sua origine e hanno cominciato ad amarlo.

Nel confronto visivo tra Francesco nel 2013 e Leone XIV oggi emerge una distanza stilistica e teologica ben definita.

Il nuovo Papa ha espresso un chiaro messaggio di pace, auspicando che essa pervada i cuori e le famiglie di tutti i popoli del mondo: “La pace sia con tutti voi. Un saluto di pace che entri nel vostro cuore e raggiunga le vostre famiglie, tutti i popoli tutta la terra”.

E poi la benedizione della città di Roma, e quindi al mondo intero, come aveva fatto Francesco. «Dio ci vuole bene, Dio ci ama tutti, il male non prevarrà!».

E ancora: «Senza paura, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti». Con ancora una nota cristianissima: «Cristo ci precede. Costruire ponti, col dialogo, con l’incontro, un solo popolo, sempre in pace». Con un doveroso saluto al predecessore: «Grazie a papa Francesco».

Gli italiani erano divisi tra chi preferiva Parolin e chi considerava Fernando Filoni come un piano B più rassicurante nel contesto diplomatico.

Il Papa ha scelto il nome Leone in onore delle riforme sociali di Papa Leone XIII e del legame con l’Ordine agostiniano. Nella sua prima benedizione Urbi et Orbi, ha espresso un augurio di pace globale.

Il nuovo pontefice ha avuto legami con l’Italia prima di diventare vescovo di Roma, essendo cresciuto negli Stati Uniti e poi inviato a Roma per studiare Diritto canonico dopo i voti solenni del 1981, a soli 27 anni.

Tra i riti e gli eventi in calendario, Papa Prevost incontrerà gli operatori dei media lunedì 12 maggio alle 10 nell’Aula Paolo VI. Il 18 maggio è prevista la messa per l’inizio del Pontificato.

Papa Leone XIV ha ringraziato Papa Francesco nel suo discorso di elezione, evidenziando il legame tra di loro. Francesco aveva fatto cardinale Robert Prevost, con il quale aveva un forte legame, come mostrano le foto dei loro incontri sui social di Prevost.

Con la sua prima apparizione dalla Loggia di San Pietro, Papa Leone XIV ha riportato in scena la mozzetta, la mantellina rossa corta con bottoni che copre la talare bianca, assente dal balcone vaticano dal 2013. L’immagine scelta da Leone XIV è stata significativamente diversa: oltre alla mozzetta, ha indossato anche la stola rossa, decorata con croci dorate e ricami.

Due elementi che evocano la liturgia papale pre-Bergoglio e richiamano l’ultimo pontificato “ornato”, quello di Benedetto XVI.

Nel 2013, Jorge Mario Bergoglio ha rinunciato agli orpelli per enfatizzare l’essenzialità del messaggio evangelico, affermando che la dignità del Papa sta nella guida spirituale più che nei simboli esteriori.

La decisione di Papa Leone XIV di non indossare la mozzetta ma solo la stola rappresenta una rottura evidente con la tradizione, poiché la mozzetta simboleggia la continuità con la storia della Chiesa, mentre la stola rappresenta l’autorità papale.

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