Social Freezing, la Puglia è la prima regione in Italia ad offrire contributi per il congelamento degli ovuli

La Regione Puglia è stata la prima in Italia a introdurre una misura sistemica per supportare il diritto all’autodeterminazione, che richiede ascolto, rispetto e strumenti adeguati per essere esercitato.

Gli avvisi pubblici delle Asl pugliesi offrono contributi per il Social Freezing, iniziativa del Dipartimento Welfare della Regione Puglia grazie all’emendamento di Stefano Lacatena.

Il “Social Freezing” è la crioconservazione degli ovociti per permettere alle donne di posticipare la maternità. Questa procedura consente di congelare gli ovociti in giovane età per utilizzarli successivamente quando si desidera una gravidanza, garantendo la qualità ottimale. Le donne possono così concentrarsi sulla carriera, trovare un partner o raggiungere la stabilità economica prima di decidere di avere figli.

La Regione Puglia è all’avanguardia in Italia nell’implementare un intervento sistemico per contrastare il calo demografico, offrendo strumenti innovativi e accessibili per consentire alle donne di prendere decisioni autonome riguardo alla maternità.

Un intervento finanziato con 900.000 euro per il triennio 2025-2027 supporta la libertà riproduttiva femminile. Molte donne non possono scegliere quando diventare madri a causa di condizioni economiche, precarietà lavorativa e stereotipi culturali, rendendo questa scelta un lusso per molte.

L’Avviso, adottato in attuazione dell’art. 40 della Legge Regionale n. 42/2024, prevede un contributo massimo di 3.000 euro una tantum per le donne di età compresa tra i 27 e i 37 anni, residenti in Puglia da almeno 12 mesi, con ISEE pari o inferiore a 30.000 euro. La misura copre le spese mediche strettamente legate alla crioconservazione degli ovociti, nei centri PMA pubblici o privati autorizzati.

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