Sanremo 2023, l’intervista a Giorgia: «Essere qui è un atto di vicinanza al mio pubblico»

Parte ufficialmente oggi, martedì 7 febbraio, la 73ª edizione del Festival di Sanremo 2023. Conducono Amadeus e Gianni Morandi, affiancati in questa prima serata da Chiara Ferragni. Gli ospiti sono Mahmood e Blanco, i Pooh ed Elena Sofia Ricci. In collegamento dalla nave Salmo.

In sala stampa è intervenuta la cantante Giorgia, che torna al Festival dopo il 2001 con Di sole e d’azzurro.

Di che cosa parla la canzona e cosa ti aspetti da questo Sanremo?

“La canzone racconta di un saper lasciare andare. Ci sono dei momenti della vita vissuti e finiti e alcune volte si rimane legati a quello che è stato. Mi aspetto molta emozione, che poi è la cosa che mi conduce di più nella vita è alla quale tengo di più”.

Dopo 22 anni sulla scelta di tornare in gara cosa ha prevalso?

“Sinceramente ha prevalso la capacità persuasiva di Amadeus che è notevole. Non sapevo nulla del cast. Effettivamente lui mi ha fatto pensare a cose non pensate, Sanremo è un atto di vicinanza al mio pubblico. Io sono nata qua e sono tornata dopo aver fatto tappe importanti. Forse a 50 anni, dopo gli anni che abbiamo passato, questo è il posto ideale per testare ciò che sto vivendo. La canzone c’era già perché avevo il disco pronto, Amadeus mi ha fatto riflettere”.

In che direzione stai andando dal punto di vista musicale?

“La direzione ce l’ho. È stato difficile reinventare una direzione musicale perché dopo 30 anni di musica, ci ho lavorato due anni. ‘Normale’ è un po’ la canzone del disco che ha la cifra sonora del disco ed è un nuovo modo di cantare la ballad. Non soffro essere interprete. Per me è importante ci sia sempre la melodia in ogni brano”.

Giorgia

Perché hai scelto Elisa nelle cover?

È stato un pensiero instintivo, perché cantare con lei è bello. Con lei sul palco mi nutro, ed ho pensato che bisognava restituire al pubblico il nostro incontro. Il fatto di essere insieme ci dà coraggio perché ci teniamo per mano”.

Hai iniziato nei club, tornerai nel teatri lirici. Qual è il messaggio che porterai?

Mentre collezionavo le canzoni pensavo che dovevo avere un dovere di coerenza. Il messaggio è passare attraverso le emozioni raccontando un vissuto, finendo con uno sguardo verso l’alto. Mi piace la bellezza dei teatri, molto lo farà il luogo. Unire i luoghi alla musica sarà bellissimo. E poi mi è mancato avere la gente così vicina”.

Hai sentito Pippo Baudo in questo periodo?

“Sono entrata all’Ariston e sono andata subito nel suo camerino. Io entravo sempre per farmi dire se ero vestita bene. Ogni volta che sono venuta a Sanremo l’ho sempre chiamato, lo farò domani perché è un rito”.

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