Lecce ci sei mancato ma sei tornato

Dopo un mese di prestazioni timide, il Lecce di mister Baroni sembra aver trovato la chiave di volta per ripartire. Complice un Umtiti trascinatore, la squadra di Baroni è scesa in campo contro l’Udinese con un’atteggiamento diverso. Nei 90 minuti, ma soprattutto nei primi 45, abbiamo goduto con un Lecce finalmente ingordo, gagliardo e deciso in zona offensiva e ben strutturato in regia, grazie ad un’intesa a dir poco perfetta tra Hjulmand e Blin.

Si, Blin: un giocatore capace di coniugare qualità e quantità, doti indispensabili in questo Lecce. Schierato per la prima volta da titolare contro la Fiorentina, il francese ha dimostrato sul campo di essere all’altezza della situazione, scendendo sul terreno di gioco con caparbietà e spirito di gioco, sempre a testa alta. Insieme a capitan Morten (Hjulmand, ndr), poi, crea un’intesa vincente, costituendo un centrocampo a 2 invidiato da molti.

Il capitano del Lecce Hjulmand

Offensivi dal primo minuto!

Contro l’Udinese il Lecce ha capito che, se vuole, può essere offensivo per 90 minuti, senza subire il calo fisiologico tipico di questo inizio campionato. E può attaccare con agonismo e determinazione, andando caccia di un pallone vagante in area, come in occasione del gol di Colombo, oppure con la classe e l’eleganza della coordinazione del sinistro di Gallo, fermatosi all’incrocio. Senza violenza, ma con classe.

E poi c’è sempre lui, Strefezza: il palo trema ancora oggi.

Gabriel, uno dei trascinatori della squadra nello scorso campionato di Serie B, con la bellezza di 14 reti realizzate, è per il Lecce sinonimo di garanzia. Arrivato nel Salento nell’estate 2021, grazie alle sue doti di fantasista e grazie ad un ruolo di ala nel 4-3-3 cucitogli perfettamente addosso da mister Baroni, è riuscito a dare il meglio di sé, dimostrandosi vera linfa per i salentini, grazie anche alla sua capacità di accentrarsi nello stretto per cercare la conclusione. 

Sei sulla strada giusta!

Che il Lecce sia sulla strada giusta lo ha capito anche il Mister Marco Baroni. In molti chiedevano la sua testa ma lui, con invidiabile pacatezza ha dimostrato di essere ancora utile per questa squadra.

Già durante la conferenza stampa della vigilia, aveva dichiarato di aver capito finalmente quali fossero i problemi della squadra, ovvero un “maggior coinvolgimento offensivo collettivo“. Dopo la prestazione contro l’Udinese ci sentiamo di confermare questa sensazione. Abbiamo davvero visto un Lecce più offensivo, con più fame e voglia di goal.

Allora che si riparta da qui: dall’esperienza di Umtiti, dimostratosi pedina fondamentale per questo Lecce, dalla spregiudicatezza di Colombo, che ha portato in campo tutta la sua giovinezza e voglia di fare, dalla regia attenta di Hjulmand, affiancato degnamente da Blin.

Sarà importante tutto questo per cercare di affrontare a testa alta l’Atalanta al Via del Mare mercoledì sera, tentando di portare a casa quanti più punti possibili prima della sosta per il Mondiale. Avanti Lecce, in campo con l’atteggiamento giusto e la giusta fame di goal.

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