L’attaccante del Lecce, Nikola Krstovic, autore della doppietta vincente nell’ultimo incontro contro l’Empoli, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, ripercorrendo quelle che sono state le tappe che lo hanno portato in Salento: “Mi ha chiamato Corvino, con lui sono entrato subito in sintonia. Mi ha spiegato la filosofia del Lecce, il progetto, il calore dei tifosi e così non ho avuto dubbi ad accettare. Anche perché l’Italia, come paese, mi attraeva: non mi sbagliavo. Qui mi piace tutto: il cibo, il mare, le persone. Tra 5 anni, – continua – spero di diventare un top player, solo questo. Poi dove sarò non me lo immagino e non ci penso: per me ora conta solo la salvezza del Lecce”.
Un riferimento, poi, al prossimo delicato incontro salvezza contro il Cagliari: “Sarà molto dura perché giochiamo in trasferta e perché loro sono una buona squadra come hanno dimostrato con Milan”.

Su Dorgu: “Somiglia un po’ a Theo Hernandez, anche se Dorgu forse è più offensivo. E’ un giocatore incredibile se pensiamo che ha solo 20 anni. Migliora giorno dopo giorno, sa giocare in tante posizioni diverse: davanti, dietro, a destra, a sinistra. Non mi stupirei fra un po’ di vederlo giocare in porta. A parte gli scherzi, è molto forte”.