Ieri sera a Milano uno Stadio San Siro gremito, contro ogni aspettativa. Tanti gli ospiti da Achille Lauro, Gianna Nannini, Gaia e Nina Kraviz: Elodie ha portato al grande pubblico un super concerto, quasi 45 mila persone frutto di un grande lavoro uno show unico. Presenti anche un corpo di ballo e drag queen.
Quattro sono stati gli atti dello concerto: Audace, Galattica, Magnetica ed Erotica.
Pop Porno fa impazziate San Siro nel terzo atto ‘Erotica‘ con atmosfere seducenti e arrangiamenti voluttuosi. Elodie incarna la sensualità con sicurezza, circondata da ballerini in una gabbia al centro del palco.
Durante uno show, Elodie è passata sotto le gambe di Nannini creando un momento emotivo significativo. La scena ha evidenziato una forte connessione tra le due artiste, superando l’emozione iniziale dello spettacolo.
Gianna Nannini sulle note della sua grande “America” e Achille Lauro con le loro performance per “Folle città e Rolls Royce”.
Elodie a sorpresa sul palco come ultimo ospite invita Gaia che duettano sulle canzoni di “Ciclone” e “Chiamo io chiami tu” suscitando entusiasmo nel pubblico che reagisce con delirio.
Elodie affronta temi importanti i messaggi contro la violenza sulle donne, i diritti LGBTQ+ un argomento molto importante esplora la transizione di genere e l’arte drag queen in uno spettacolo rivoluzionario. Attraverso monologhi toccanti e performance travolgenti, il pubblico viene trasportato in un viaggio di auto esplorazione e accettazione.
L’artista sfida le convenzioni di genere, offrendo una prospettiva unica e provocatoria sulla fluidità dell’identità. Con una combinazione di umorismo e profondità emotiva, questo spettacolo all’avanguardia apre un dialogo importante sulla diversità e sull’inclusione. La prima volta dell’artista nello stadio rappresenta un momento epocale nell’arte contemporanea, unendo creatività, attivismo e espressione personale in un’esperienza indimenticabile.
Durante il live, Elodie ha trasmesso un messaggio di inclusività con un omaggio a Gaza, sventolando la bandiera della Palestina sul palco e ballando avvolta nella stoffa, senza pronunciare alcuna parola in merito durante le due ore precedenti. L’azione è stata un appello simbolico di rilevanza significativa.
