Tornare al calcio era già, di per sé, un’impresa. Centrarne un’altra, in campo, sarebbe stato fin troppo per questa squadra, che comunque ci ha provato. Questo, e qualcos’altro, restano di Lecce – Napoli.
Siamo solo noi
È successo di tutto, purtroppo, anche ciò che nessuno si sarebbe mai immaginato.
La tempesta, però, non ha cambiato di molto le carte in tavola per questo Lecce.
Certo, lo spirito di Bergamo e quello di ieri sono testimoni importanti di quanto questo gruppo sia ora davvero unito, concentrato, spinto a regalare una gioia anche a chi non c’è più.
Ma i limiti sono quelli che ci raccontiamo da mesi, quell’assenza di qualità negli ultimi 20 metri che si stampa nei soli 24 gol segnati in 35 partite.
E la sensazione che il secondo tempo di ieri sarebbe potuto durare anche all’infinito, senza vederci comunque segnare.
Niente di nuovo, siamo solo noi.
IlLegali
I tempi moderni non concedono spazio all’anima nobile dello Sport.
La corsa al business ha sacrificato le emozioni all’altare delle esigenze, senza curarsi di chi, appassionandosi e pagando i biglietti, fa davvero girare tutta la giostra.
Le manifestazioni di questi 10 giorni successivi alla scomparsa di Graziano Fiorita, però, hanno risvegliato un po’ di quest’anima anche nello sport che più di tutti, in Italia, ha subito il sacrificio al consumismo.
Dalla tifoseria dall’Atalanta a tutte quelle che, per tutto il paese, si sono strette al dolore dei colori giallorossi. Dal gesto del Napoli, ieri, alla rabbia di chi dagli spalti ha solo manifestato il dissenso verso l’ennesima ingiustizia subita.
Momenti che riportano anche il calcio ai suoi valori più reali, umani e sinceri.
Valori che non sono, e non saranno mai, ilLegali.
3×1
In attesa del match di oggi dell’Empoli, a 3 giornate dalla fine la Serie A vede 3 squadre, racchiuse in 3 punti, a giocarsi l’ultimo posto disponibile per confermarsi nella prossima stagione.
Tre squadre diverse, partite con ambizioni più o meno simili e costruite da società che vivono il calcio in piazze storiche ed importanti.
Tre allenatori abituati a soffrire le pene della salvezza, con la giusta esperienza per tenere duro il timone del gruppo e guadagnare centimetro per centimetro il proprio storico traguardo.
Tre destini che si intrecciano da mesi nelle tabelle delle previsioni, dei confronti di calendario, nei mille calcoli che rischiano di risultare vani alla luce di quanto il campo avrà da dire.
Una corsa a 3 degna di un finale al cardiopalma, con un solo posto ancora disponibile.
3×1
