Clio Evans, Lele Spedicato e il loro “Destini”, due cuori e la vita che vince

Ancora una tappa nel capoluogo salentino e una lezione di resilienza

Era scritto nelle stelle che queste due persone dovessero a un certo punto della vita ritrovarsi una a fianco dell’altra, chiamate a vivere e superare insieme tutte le gioie e tutti i traumi dell’esistenza” –
Queste parole sono tratte dalla prefazione di “Destini – Due cuori e la vita che vince“, libro scritto a quattro mani da Clio Evans e Lele Spedicato in cui raccontano, appunto, di come si siano trovati di fronte ad una prova che gli ha fatto toccare con mano l’ineluttabilità della vita.


Tutto ha avuto inizio il 17 settembre 2018 giorno in cui Lele da quello che sembrava un banale mal di testa si è ritrovato in un brevissimo lasso di tempo in bilico tra la vita e la morte; un tragico, inesorabile, inevitabile episodio che Clio, incinta di 8 mesi del loro primo figlio, ha affrontato con coraggio e sangue freddo dedicando al suo uomo tutti gli sforzi, le attenzioni e le preghiere di cui un essere umano può essere capace.

Lele Spedicato, Clio Evans e il giornalista Andrea Morrone
Foto Sabrina Tarantino

Nei dieci giorni successivi un enorme buco nero sembrava stesse implacabilmente inghiottendo la vita di Lele e tutti i tentativi di svegliarlo dal coma ma sua moglie e tutte le persone vicine al chitarrista dei Negramaro, gli amici, i fans non si sono arresi e non trovando un’altra strada possibile l’hanno costruita virtualmente, intrecciando messaggi, preghiere, desideri, sogni, attese; tessendo paure e speranze, e percorsa nella convinzione che li avrebbe condotti là dove sapevano esserci la luce alla fine del buio.

A distanza di 3 anni Clio ha avuto l’esigenza di mettere nero su bianco questa ed anche altre esperienze vissute in passato che, ironia della sorte o -meglio- è il caso di dire del destino, l’hanno accomunata al marito con cui, ennesima coincidenza, condivide anche la data di nascita.
Ne è nato questo romanzo testimonianza della loro battaglia contro la malattia che veicola un forte messaggio di resilienza e insegna che non sempre tutto è perduto; come lo stesso Lele ha più volte dichiarato, certi accadimenti sono cicatrici nell’anima che non si possono dimenticare però si possono trasformare in bellezza, se ne può elaborare correttamente il ricordo in modo tale da renderlo ‘inoffensivo’ traendone l’insegnamento più grande che è proprio il saper apprezzare quello che si ha.
Le presentazioi di “Destini”, uscito lo scorso 13 settembre ed edito da Mondadori, stanno riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico tanto che gli stessi autori affidano a questo articolo il loro ringraziamento per il bellissimo feedback che stanno ricevendo ben oltre le aspettative e sono riprese proprio in questi giorni dal momento che Lele è stato impegnato con la band in una Tournée di 40 date in Italia in Europa partita a fine settembre e terminata all’inizio di questo mese.


Ieri è stata ancora la volta di Lecce, nella bellissima cornice della galleria d’arte Art&Co al cui direttore Tiziano Giurin, sempre attento e sensibile verso tematiche importanti, va il nostro ringraziamento per aver voluto, organizzato e ospitato l’evento.
La coppia è stata intervistata dal giornalista Andrea Morrone e nel corso della serata sono intervenuti Gianluca Quarta, Presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Trecasali e Francesco Tancorra, facente parte dell’associazione stessa nonché ideatore del gruppo Le Run, insieme agli stessi Lele Spedicato e Clio Evans.
È stato proprio Francesco che trovandosi per caso davanti al dramma di Lele e Clio provò a spronarli e dar loro lo stimolo giusto per ricominciare a vivere; la posta in palio era una sfida da affrontare e vincere non solo con le scarpe da running ai piedi.
Accettarono. Lele decise di mettersi in gioco, di testare la volontà di ricostruire, di costringersi a trovare dei nuovi limiti da raggiungere e al contempo a ritrovarsi in nuovi limiti da superare per amore di sua moglie e di suo figlio Ianko appena nato, una straordinaria dimostrazione di quanto davvero sia potente la forza di volontà a tal punto che pochi mesi dopo è stato tra i protagonisti della maratona di Galatina lunga quasi 10 km, di corsa verso la vita.

La serata -a cui ha partecipato anche l’ex attaccante della squadra giallorossa del Lecce Javier Chevantón– ha unito cultura, solidarietà, arte, sport valorizzando il territorio e promuovendo eventi atti a lasciare un arricchimento umano. Domani si replica alle 18 e 30 al Palazzo Comunale di San Cesario mentre il 26 dicembre l’evento sarà sempre in Salento presso il presepe vivente di Tricase, altre due tappe imperdibili con ingresso libero a cui siete tutti invitati.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Previous Article
Ceesay

Cessay: “La squadra si deve salvare, spero di fare tanti gol”

Next Article

Da proprietà delle cosche mafiose a beni di pubblica utilità: sono 5 i progetti finanziati in provincia di Lecce

Related Posts
Total
0
Share