Caso Sea Watch, anche Emma Marrone dalla parte di Carola Rackete: “gli insulti sono il fallimento totale dell’umanità”

Il caso della Sea Watch è protagonista da giorni in tutti i telegiornali e testate online: parliamo dell’attracco senza autorizzazione della ONG “Sea Watch” nel porto di Lampedusa, e della successiva carcerazione della comandante Carola Rackete, accusata appunto di “attracco non autorizzato” dal Governo Italiano al Porto di Lampedusa, forzando il blocco navale della Capitaneria e Guardia di Finanza al largo dell’isola.

Tra chi sostiene Carola e chi la linea dura del Ministro degli Interni Matteo Salvini, il dibattito si è spostato anche altrove, coinvolgendo anche il mondo dello spettacolo e quello della musica. Sono tanti, infatti, gli attori e i personaggi dello spettacolo che si sono schierati a favore della Capitana della Sea Watch Carola, attraverso l’hashtag #FreeCarola: tra questi l’attrice Carolina Crescentini, Giulia Michelini, il conduttore Fabio Fazio, la cantante Fiorella Mannoia ed anche la cantante salentina Emma Marrone.

La cantante ha detto la sua, pubblicando un video, attraverso i suoi profili ufficiali Instagram e Twitter, in cui molti italiani insultavano pesantemente la Capitana della Sea Watch al momento dell’arresto. (Video che volutamente non vi mostriamo, vista la gravità delle affermazioni di alcuni esponenti del partito del vicepremier).

“Solo una parola. VERGOGNA. Il fallimento totale dell’umanità. L’ignoranza che prende il sopravvento sui valori e sul rispetto di ogni essere umano. Stiamo sprofondando in un buco nero. Che amarezza”.

queste sono state le sue dure parole, in risposta agli insulti gratuiti nei confronti di Carola.

In molti sui social hanno espresso solidarietà nei confronti di Carola Rackete e dei migranti. Tra questi c’è anche il cantante leader dei “TheGiornalisti” Tommaso Paradiso, che commenta:

“Sembra davvero che tutto ciò possa provenire da un mondo parallelo, per una falla improvvisa del sistema che ha deviato il normale corso delle cose, come se stessimo assistendo da spettatori a un film post apocalittico ambientato in un tempo x lontano la qui, lontano da noi. Ma è semplicemente reale, spaventosamente reale. Per l’ennesima volta ci siamo sopravvalutati, invece, rappresentiamo il punto pi basso e infimo della grandiosità dell’universo tutto”.

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