Angelo De Matteis, “Io, Domenico e me”, la prima nazionale giovedì 14 luglio all’Arena Cinema Massimo

La prima nazionale sarà giovedì 14 luglio ore 21.00 presso l’“Arena Cinema Massimo” – via Marco Polo Campo di Mare – marina di San Pietro Vernotico (BR).
Domenico Modugno era di San Pietro Vernotico, provincia di Brindisi. Parte da questo assunto il viaggio che Angelo De Matteis compie con ironia e leggerezza in Io, Domenico e me, un mémoire, edito da Kurumuny per la collana Traversamenti, che per la prima volta racconta il punto di vista di un compaesano del celebre mister Volare, tra divertenti aneddoti, dirimenti curiosità e divagazioni autobiografiche.
Accompagnerà la presentazione un’esposizione di foto storiche tratte dall’archivio dell’Associazione Culturale “Domenico Modugno”.
L’indagine di De Matteis ha lo scopo dichiarato di affermare una volta per tutte una verità a lungo sopita, se non mistificata. Con garbo l’autore ci accompagna in una San Pietro Vernotico del recente passato, facendoci incontrare personaggi e situazioni appartenenti a un mondo ormai per lo più scomparso, ma che rivivono in un racconto vivido e immediato. Da compaesano finalmente orgoglioso di Domenico Modugno, lo scrittore presenta particolari curiosi spesso poco noti degli anni giovanili del grande cantautore pugliese, che si incrociano con le storie di personaggi dell’epoca.

Il volume non è, però, solo una celebrazione di Modugno e una rivendicazione delle sue radici. Emerge nell’io narrante la necessità di riflettere sul rapporto con le proprie origini, spesso disconosciute. Il racconto degli inizi del celebre sanpietrano si intreccia, così, con aspetti autobiografici e di costume, inducendo l’autore a una vera e propria resa dei conti col passato. Come per dire che prendersi il tempo di capire per bene come sono andate le cose a volte fa bene anche a se stessi.
Godibile nella lettura grazie anche alle numerose digressioni, Io, Domenico e me trasporta il lettore in un periodo che va dall’immediato Dopoguerra a oggi, con un approccio allegro e divertito che strizza l’occhio a una sorta di indagine sociologica.