Al via i lavori di restauro dell’altare dedicato a San Francesco di Paola nella Basilica di Santa Croce in Lecce

Alla presentazione del progetto di restauro approvato autorizzato dalla Soprintendenza di Lecce, Brindisi e Taranto sono intervenuti oltre all’equipe di progetto composta da Brizia Minerva, Gaetano Martignano e Ianuaria Guarini, Mario Montinaro, titolare di Monteco Spa, sponsor della Fondazione Splendor Fidei per la realizzazione del restauro, mons. Antonio Montinaro, presidente di Splendor Fidei, fondazione diocesana che si occupa della conservazione, della valorizzazione e della promozione dei beni artistici e culturali della diocesi di Lecce, intervenuto anche in rappresentanza dell’arcivescovo Michele Seccia, mons. Flavio De Pascali, parroco uscente di Santa Croce e mons. Mauro Carlino, nuovo parroco della basilica.

L’altare di San Francesco da Paola nella basilica di Santa Croce è opera del primo grande scultore leccese del Seicento, Francesco Antonio Zimbalo e fu realizzato tra il 1614 e il 1615 per la famiglia baronale dei Cicala.

L’altare della Basilica di Santa Croce a Lecce

“La Fondazione diocesana Splendor Fidei è nata anche, per interventi e iniziative come quella spiega monsignor Montinaro che riguarda la cappella di San Francesco di Paola in Santa Croce. La segnalazione giunta dall’ormai ex parroco don Flavio è stata presa subito in esame, sottoposta alla Soprintendenza e una volta autorizzata era necessario reperire i fondi. La sensibilità verso i beni culturali e l’attenzione di Monteco hanno fatto il resto e di questo la Fondazione è davvero grata. Tra qualche mese (a fine febbraio 2023 ) potremo ammirare l’altare dello Zimbalo in tutto il suo splendore e offrirlo alla contemplazione dei turisti e dei fedeli così com’è uscito dalla mente e dalle mani del grande artista leccese”.

Oggetto di restauro è pure la grande tela ottocentesca raffigurante San Francesco di Paola, posta al centro dell’altare per ricoprire la nicchia che in origine ospitava, come scrive l’Infantino, la scultura in pietra dello Zimbalo, con il santo calabrese, le cui vicende legate alla famiglia Cicala che aveva commissionato l’altare, hanno portato ad una diversa collocazione della statua. Il complesso lavoro di restauro è accompagnato da una campagna diagnostica già avviata di concerto con la Soprintendenza e condotta con l’ISPC-CNR che ha previsto prelievi di campioni stratigrafici per individuare gli strati originali, il riconoscimento di sali e altri componenti di degrado,l’esatta composizione di materiali, leganti e pigmenti delle finiture cromatiche originali”.

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